“Osimo mi piace molto. Si respira un’aria ben ossigenata qui e l’ho percepita subito perchè ho la passione della corsa. Della città ho apprezzato immediatamente l’accoglienza e la cordialità delle persone. Le Marche e il versante Adriatico erano una parte di Italia che non conoscevo e sono stati proprio una bella scoperta“. Ha tenuto subito a precisarlo il maggiore Luigi Ciccarelli, 52 anni, nuovo comandante della Compagnia dei carabinieri di Osimo che da lunedì scorso si è insediato nella caserma di via Saffi dopo i saluti del maggiore Raffaele Conforti. Sposato da 28 anni, due figlie e una nipote, l’ufficiale, dopo l’assegnazione del comando osimano, sta già lavorando a pieno ritmo per conoscere il nuovo tessuto socio-culturale che lo vedrà in prima linea nelle azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità.
PREVENZIONE, INFORMAZIONE E REPRESSIONE – L’operatività, la presenza sul territorio, la collaborazione con i cittadini e la prevenzione sono le regole dalle quali si lascerà guidare nell’impostazione della sua attività. “Il binomio sicurezza-legalità rappresenta due elementi imprescindibili – ha spiegato stamattina nell’incontro stampa convocato nella caserma di via Saffi ad Osimo- che ci portano ad operare secondo tre aspetti: prevenzioni, informazione e repressione. Io punterò molto sulla prevenzione, un assiduo controllo e sulla vigilanza del territorio per prevenire i reati. Ritengo che molto importante sarà anche l’informazione. Per questo motivo cercherò di prendere contatti con categorie, associazioni, e con gli studenti per informare a scopo preventivo, perché si possano mettere tutti in guardia e al riparo da reato predatori che vanno poi a influire sulla sfera privata. I furti sul territorio della Valmusone meritano attenzione, non ho notato altre tipologie di reati particolari. Pertanto studieremo iniziative per fronteggiare il fenomeno. L’azione repressiva sarà conseguente. Attuerò una vicinanza alle comunità, di rassicurazione sociale e prossimità perché il cittadino veda nell’Arma un punto di riferimento anche solo per ottenere consigli e suggerimenti. Lavoreremo insomma con entusiasmo, spirito di servizio e tanta passione”.
LA CARRIERA MILITARE – Prima di approdare nelle Marche, il maggiore Ciccarelli per anni ha prestato servizio in ambiti sicuramente più critici della nostra realtà regionale. Nell’ultimo incarico al Comando provinciale dei carabinieri di Potenza dove, dal 2011 al 2018, ha ricoperto la carica di capo-ufficio Comando nel coordinamento le 7 Compagnie e di 76 stazioni carabinieri della provincia lucana. Realtà che per la vicinanza geografica con Puglia, Calabria e Campania, respira problematiche relative fenomeno del traffico degli stupefacenti di rilevanza internazionale. La carriera militare del nuovo comandante della Compagnia carabinieri di Osimo è iniziata a Monreale in provincia di Palermo, poi è proseguita a Roma, per 9 anni a Perugia, per altri 2 anni al nucleo operativo di Cuneo, per 5 anni a capo della tenenza Follonica in provincia di Grosseto e per gli ultimi 7 anni in Basilicata.
I FESTEGGIAMENTI PATRONALI E LA BASILICA DI LORETO – Per le prossime settimane è in agenda intanto la prosecuzione del giro delle presentazioni e dei saluti istituzionali nelle 10 città della Valmusone, sotto la giurisdizione della Compagnia di Osimo. “In questi giorni però siamo impegnati a pianificare i servizi di ordine e sicurezza pubblica per i festeggiamenti patronali di San Giuseppe da Copertino, in piena empatia con il comitato organizzatore, le istituzioni e le altre forze di polizia – ha ricordato il maggiore Ciccarelli –- perchè i cittadini, che verranno a godersi la festa, possano farlo in tutta tranquillità. Ho già visitato il santuario di Loreto e ho notato che c’è un buon dispositivo di sicurezza perché si possa garantire una cornice di sicurezza ai fedeli che vi si recano. Ho potuto inoltre appurare che l’Arma di Osimo è radicata sul territorio con le 8 stazioni e il Norm. Nei prossimi giorni continuerò a visitare tutti i presidi e le stazioni di giurisdizione per avere un contato sempre più diretto con le popolazioni delle varie città. Queste saranno le mie priorità”.
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