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Cittadinanza onoraria a Genga,
Pasquinelli: “Rinunci ad accettarla”

OSIMO - Il capogruppo consiliare di Territorio e Comunità , in veste di semplice cittadino osimano, in una lettera aperta offre un consiglio al direttore generale dell'Inrca: "La sanità osimana non è ancora salva e il riconoscimento che Le viene offerto è una strumentalizzazione politica. Non cada in questa trappola"

Fabio Pasquinelli

Proseguono le polemiche social sulla decisione della commissione preposta di conferire la cittadinanza onoraria a Gianni Genga, direttore generale dell’Inrca, per l’impegno speso nel garantire tutti i servizi all’ospedale di Osimo, dallo scorso gennaio incorporato dall’Istituto di ricerca di Ancona. Il capogruppo consiliare di Territorio e Comunità, Fabio Pasquinelli si fa portavoce del malumore popolare e scrive una lettera da semplice cittadino osimano, al candidato al prestigioso riconoscimento, consigliando a Gianni Genga di rinunciare ad accettarlo per non cadere vittima di una strumentalizzazione politica.

Lettera aperta di un cittadino osimano ad un cittadino onorario.

Egregio Dott. Genga, Le scrivo la presente lettera aperta dopo essere venuto a conoscenza, tornato da poco dall’estero, che, in qualità di Direttore Generale dell’INRCA, l’Amministrazione Comunale di Osimo ha deliberato di conferirLe la cittadinanza onoraria. Potrei scriverLe in qualità di consigliere comunale, di componente della commissione consiliare per il conferimento delle civiche benemerenze, di ex componente di maggioranza della commissione sanità (ho rassegnato le mie dimissioni dopo il Consiglio Comunale che deliberò l’incorporazione dell’Ospedale di Osimo nell’istituto da Lei diretto), ma preferisco parlarLe da semplice cittadino.

Gianni Genga

Ci tengo, a scanso di equivoci, a rappresentarLe il rispetto personale e la stima che nutro per Lei, oltre all’apprezzamento sincero per il difficile lavoro che svolge, non è questo il punto. Tuttavia ritengo di rappresentare il pensiero di molti cittadini comunicandoLe la non condivisione della scelta dell’Amministrazione. In questi difficili ultimi quattro anni abbiamo imparato a conoscere il modus operandi del Sindaco Pugnaloni, il quale impone le proprie scelte sempre per proprio ed esclusivo tornaconto personale. In questo caso il Sindaco, conferendo un’onoreficenza a Lei, cerca de relato un proprio riconoscimento politico e non solo, una legittimazione, una raccomandazione, una visibilità, declinabile al passhttps://www.cronacheancona.it/2018/09/11/cittadinanza-onoraria-a-genga-mariani-per-quali-meriti-sta-solo-facendo-il-suo-lavoro/123039/ato, al presente ed al futuro.

Lei sa bene come stanno in realtà le cose. Sa che la sanità osimana non è ancora salva, sa che il riconoscimento che Le viene offerto è una strumentalizzazione politica. Non cada in questa trappola. Quando, tra un anno, questo “incidente della storia” sarà alle nostre spalle; quando, tra due anni, non ci sarà più il Presidente Ceriscioli, che sta distruggendo la sanità pubblica in favore di quella privata, potremmo provare insieme a cambiare davvero le cose. Se deciderà di non accettare questo riconoscimento preventivo, forse prematuro, sicuramente intempestivo ed inopportuno, i cittadini osimani La capiranno e, di più, L’apprezzeranno.  Non avrei mai voluto disturbarLa e metterLa in difficoltà, ma la questione è molto importante per i cittadini osimani, e quando è troppo è troppo.

Con rinnovata stima,

Distinti saluti.

Fabio Pasquinelli

#TerritorioComunità

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