Era il 2013 quando ad Osimo era apparso un manifesto in cui l’ex direttore generale dell’Asur, Pietro Ciccarelli, veniva definito «vergogna della sanità», oggi per quel fatto è stato condannato per diffamazione aggravata Dino Latini, ex sindaco di Osimo ed ex consigliere regionale. La sentenza oggi al tribunale di Ancona.
I fatti contestati risalgono all’aprile del 2013 quando «nella cittadina osimana comparve un manifesto denigratorio nei confronti di Ciccarelli, definito “vergogna della sanità”; al dirigente maceratese veniva, tra l’altro, attribuita la volontà di far chiudere l’ospedale di Osimo» dice l’avvocato Gianfranco Formica, che assiste Ciccarelli che si era costituito parte civile al processo. Nel corso del processo l’avvocato Latini si è difeso dicendo che non era a conoscenza di chi fosse l’autore o di chi fossero gli autori del manifesto, «su cui c’erano le firme di sei liste civiche osimane» spiega Formica. Oggi c’è stata la sentenza al tribunale di Ancona: il giudice Tiziana Fancello ha condannato Latini a pagare una multa di 1.500 euro, a risarcire a Ciccarelli 3mila euro, e a farsi carico delle spese di costituzione di parte civile (circa 4mila euro). Il legale di Ciccarelli aggiunge che quanto ottenuto con la sentenza sarà devoluto in favore dell’associazione italiana Carlo Urbani – Onlus.
(Gian. Gin.)
«Sei la vergogna della sanità»: l’ex dg Asur Ciccarelli porta in tribunale Dino Latini
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