“Ancora una volta il consigliere comunale Mariani sfrutta una situazione che riguarda una società partecipata come la Asso per la sua visibilità politica senza addentrarsi nel merito della questione. Come potrebbe ben spiegargli il marito Giovanni Strologo, che tanto si sta adoperando per aiutare i multati dell’autovelox di Filottrano, anche dopo che si è ricevuto una multa, non è detto che si abbia torto, ma anzi si deve ricorrere per far valere le proprie ragioni, e così sta facendo la Asso dopo aver ricevuto la multa dagli ispettori del lavoro. Ma in questo caso la moglie non ne vuole sentire ragione e accusa di negligenza i due presidenti che si sono avvicendati alla guida dell’azienda speciale. La solita vecchia politica dei due pesi e delle due misure”. Replica immediata delle liste civiche a quanto sostenuto in conferenza stampa stamattina dalla capogruppo del Gruppo Misto, Maria Grazia Mariani con il sostegno degli esponenti di Fratelli d’Italia. “La consigliera continua ad attaccare il consigliere Palazzini – prosegue la nota stampa dei movimenti civici – perché i contratti ed il pagamento dei vari contributi non erano stati eseguiti correttamente pur sapendo che a Palazzini spettava l’indirizzo politico e ai tecnici attuarlo nella maniera più consona. Se ad esempio ci si rivolge ad un notaio per l’acquisto della casa e questi non redige correttamente l’atto, la colpa è dell’acquirente o del professionista? Chiunque risponderebbe che è di quest’ultimo, ma trattandosi di un politico, tra l’altro avversario, la Mariani dice che è del primo. Tutti ricorderanno che il governo Monti decise di porre una stretta al proliferare di società partecipate e per salvare la Asso ed i suoi 118 dipendenti Palazzini si adoperò assiduamente alla ricerca di una soluzione che potesse rispettare quanto aveva stabilito il governo e mantenere i posti di lavoro”.
Le liste civiche confermano che “con il passaggio ad azienda speciale la Asso ha potuto mantenere tutto il personale ed è diventata al 100% pubblica, senza questa soluzione (consentita dalla legge ed attuata anche da altri Comuni) la società sarebbe stata chiusa e di conseguenza sarebbe stato difficile per il Comune continuare a mantenere importanti servizi socio assistenziali come la mensa, gli asili nido, il sostegno alle persone in difficoltà, etc. Vale la pena sottolineare come sia facile criticare senza fare nulla: la Mariani, che tanto si è vantata di aver fatto eleggere Pugnaloni con i suoi 113 voti, se anziché andarsene poco dopo il suo insediamento fosse rimasta all’interno della maggioranza avrebbe potuto ottenere la guida della Asso e risolto i problemi che va tanto sbandierando in questi giorni ed invece non l’ha fatto perché a parlare non è fatica, come recita il detto tanto caro ai nostri nonni”. L’ultimo affondo politico delle Liste civiche osimane è destinato al coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli. “Vorremo chiedere a lui come mai abbia permesso alla Mariani, eletta con la lista Popolari per Osimo, di diventare portavoce del partito per il Comune di Osimo pur sapendo che da sempre la Meloni condanna i politici che cambiano casacca senza essersi prima dimessi dalla poltrona occupata con altra veste. In consiglio comunale la Mariani è capogruppo del gruppo misto, fuori invece rappresenta Fratelli d’Italia, viva la coerenza”.
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