Dopo aver partecipato alla raccolta fondi per il piccolo Samuel orfano dei genitori vittime della tragedia di Rigopiano, un donatrice di Castelfidardo ha chiesto indietro al Comune di Osimo i 360 euro che aveva versato per la buona causa. La somma era confluita nella raccolta ‘Un futuro per Samuel’, si è chiusa, un anno e mezzo fa, con un fondo di oltre 130mila euro. Denaro che il Comune di Osimo deve ancora versare nel conto pupillare intestato al figlio di Marina Serraiocco e Dino Di Michelangelo, la coppia morta nel gennaio del 2017 tra le macerie dell’albergo sul Gran Sasso con altre 25 vittime.
LA CONSIGLIERA MARIANI: “PERCHE’ TANTO SILENZIO SU QUESTA VICENDA? – “La determina dirigenziale di restituzione della somma alla donatrice porta la data dello scorso 6 ottobre, è stata pubblicata all’albo pretorio e ieri è stata ufficializzata dalla capogruppo del Gruppo misto, Maria Grazia Mariani (Gruppo misto). “Anziché impegnarsi a trasferire i fondi raccolti a favore del piccolo sfortunato, il Comune restituisce a chi lo chiede l’erogazione versata, è assurdo” ha postato su facebook la consigliera di minoranza infiammando e dividendo il dibattito social. Poi in una nota stampa, la capogruppo del Gruppo Misto si è detta stupita del silenzio che, a suo giudizio, sta accompagnando la vicenda. “Nessuno dice una parola, ma dove sono tutti gli amici di Marina e Dino che tanto hanno fatto per il piccolo Samuel? – si è domandata la Mariani – Ma dove sono i tanti donatori (associazioni, parrocchie, colleghi delle vittime, aziende, etc…) che hanno espresso il loro messaggio di amore e solidarietà con una donazione che a distanza di 2 anni non è ancora arrivata a Samuel? Ma dove sono gli altri consiglieri comunali che con il loro silenzio autorizzano l’amministrazione comunale a tenersi quel denaro nel bilancio del comune che tante persone pensavano aver destinato a Samuel?”
LE LISTE CIVICHE: “I SOLDI VANNO VERSATI AL TUTORE O VANNO TUTTI RESTITUITI” – “Non siamo mai entrati sulla questione dei fondi raccolti per il bambino che ha perso i genitori nella sciagura dell’Abruzzo dello scorso anno, ma la continua polemica che c’è sulla vicenda ci porta a dire che tali fondi o vanno versati tutti al tutore o vanno tutti restituiti. E’ una vicenda privata di enorme dolore e la pubblica amministrazione locale non ci fa una bella figura”. Anche le Liste civiche con un post su facebook hanno invitato l’amministrazione comunale a consegnare al più presto la raccolta fondi al bimbo.
IL SINDACO PUGNALONI: “ASPETTIAMO INDICAZIONI DAL GIUDICE SUL TUTORE DEFINITIVO” – Nel replicare, il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni è tornato a parlare di “strumentalizzazione sul caso delle donazioni in favore di Samuel” e a spiegare che il Comune di Osimo continua a trattenere sul suo bilancio quel denaro in attesa “di conoscere il tutore definitivo del piccolo Samuel per versare definitivamente le risorse raccolte per il suo futuro. Nulla è possibile prima di tale decisione da parte del tribunale di Chieti che attendiamo con fiducia nei prossimi mesi, magari un bel dono ovvero la decisione finale che arrivi per Natale. Nel frattempo abbiamo già spiegato a tutti i consiglieri comunali ed anche a tutte le Autorità che ce lo hanno chiesto che i soldi dapprima erano stati versati su un conto dedicato presso Banca Marche intestato al Comune in favore di Samuel nel rispetto delle leggi vigenti, successivamente con apposita variazione di bilancio sono transitati nel bilancio comunale e depositati presso la nuova tesoreria del Monte Paschi Siena sempre su conto vincolato. Insomma, nessuno li può toccare sino al trasferimento presso il destinatario. Destinatario che solo il giudice potrà comunicarci mediante sentenza dove verrà deciso in maniera definitiva il tutore di Samuel”. Simone Pugnaloni ha poi puntualizzato che “sul caso in questione della signora che ne ha richiesto la restituzione, abbiamo rispettato la sua volontà solo dopo che la stessa ha rispettato le modalità previste dalla legge. La signora scriveva mail in nome e per conto di una ditta che invece non aveva mai fatto donazioni per Samuel, solo dopo averci comunicato che la donazione era a titolo personale anche se continuava a scrivere con mail aziendale abbiamo spiegato come potevamo restituire la somma. La signora in questione continuava a sostenere di non aver avuto attestazione per la detrazione fiscale dalla onlus intestataria del c/c. La giunta però ha deliberato l’apertura di un c/c intestato al Comune dandone pubblicità sul.sito istituzionale dell’ente, quindi mai parlato di onlus e ha sempre seguito le regole che la legge dello Stato gli affidava in questi casi per il sostegno ad un bambino orfano dei genitori a causa di tragedie particolari. A chi ne ha fatto richiesta gli uffici hanno sempre rilasciato la certificazione dell’avvento versamento al Comune di Osimo della somma a titolo di donazione”.
L’AVVOCATO MENGONI: “SONO PASSATI DUE ANNI ED E’ ORA DI CONSEGNARE QUEI SOLDI A SAMUEL VERSANDOLI SUL CONTO PUPILLARE” – Nel dibattito web scaturito dalla singole prese di posizione, è intervenuto anche l’avvocato Paolo Mengoni, componente del gruppo Fb ‘Osimo Speakers corner’ che per primo, all’indomani della tragedia, aveva lanciato l’idea di una raccolta fondi per Samuel, poi mutuata dal Comune e avviata con sensibilità dal sindaco Simone Pugnaloni. Il legale invitando a mettere al bando ipocrisie ma anche dietrologie sul caso che di certo non ne sottende, ha sollecitato spiegazioni chiare al sindaco. “Voglio precisare che il tutore provvisorio ha gli stessi poteri e doveri di quello definitivo. – ha scritto l’avvocato Mengoni– Inoltre il conto verso il quale andrebbe fatto il versamento dovrebbe essere intestato al minore, mentre sulle operazioni il controllo del Giudice tutelare. Quindi a mio avviso la scelta di aspettare la nomina di un tutore definitivo è esclusivamente del Comune. Tenete conto che tale situazione provvisoria potrà protrarsi anche per molti anni. Ora, che i soldi siano al sicuro, non ho motivo di dubitarne, così come il fatto che comunque sarebbero vincolati fino alla maggiore età del bimbo (salvo necessità espressamente autorizzare dal Giudice tutelare). Ma sono passati due anno e per rispetto di tutti quelli che hanno versato anche un solo euro, e soprattutto del beneficiario, credo che sia ora di farli avere a quel povero ragazzino. Spero di avere a breve notizie in questo senso”.
LA SOLIDARIETA – Nel conto pupillare aperto per il bimbo di 8 anni su disposizione del giudice sono già stati versati gli introiti della ‘Vendita del cuore’ svolta come gesto affettuoso dai commercianti del centro storico di Osimo. Gli amici di Marina, titolare del negozio ‘La bomboniera’, nell’estate 2017 avevano riaperto il negozio mettendo in vendita tutta la merce rimasta anche in magazzino per raccogliere denaro a beneficio del bambino. Sullo stesso conto corrente intestato al minore, viene versata dall’Inps la pensione di reversibilità del papà di Samuel, poliziotto in servizio al Commissariato di Osimo. Lì il Ministero dell’Interno ha fatto confluire il trattamento di fine rapporto dell’agente e sono già arrivate molte altre donazioni da tutta Italia, da semplici cittadini, associazioni e forze dell’ordine.
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