Impasse farmacia dell’ospedale di Osimo con pazienti oncologici in fila all’ex Crass di Ancona per ritirare le medicine salva vita, qualcosa si muove. “L’amministrazione comunale sta lavorando per portare ad Osimo la distribuzione di questi farmaci, evitando così alle famiglie osimane di doverli andare a ritirare ad Ancona. Al vaglio anche il progetto di distribuzione domiciliare con il supporto della Croce Rossa. A comunicarlo è il sindaco Simone Pugnaloni che, in un clima pre-elettorale in vista delle Comunali 2019, non lesina bordate politiche verso le liste civiche, pronte a fornire proprio personale per ripristinare il servizio. “Fino a marzo 2010, a pochi giorni dalle elezioni che avrebbero riconfermato Spacca, Latini riempiva la città di cartelloni 6×3 contro Spacca. – bacchetta Simone Pugnaloni – Pochi giorni dopo Latini si candidava al fianco di Spacca. Fino a pochi giorni fa Latini e le Liste Civiche scrivevano a caratteri cubitali che l’ospedale di Osimo era morto a causa della gestione Inrca. Ora hanno la faccia tosta di incontrare il direttore generale Inrca, Gianni Genga, e mettersi a disposizione per aiutarlo. Siamo davvero all’inverosimile. Sconfessata anche la loro idea di ospedale privato, perché tornano a sostenere il pubblico”.
Fatta questa premessa, il sindaco di Osimo ricorda “che l’ospedale di Osimo a settembre ha riaperto la sua farmacia. Ora è in corso la costruzione del rapporto di collaborazione tra Inrca ed Asur per portare ad Osimo la distribuzione dei medicinali a carattere specifico per le famiglie osimane, senza che debbano andare al Crass di Ancona. Ringraziamo le Liste Civiche per la loro disponibilità, per aiutare un ospedale per loro morto da sempre, come dichiarato ogni giorno del mio mandato in ogni dove. Ma l’amministrazione comunale aveva già pensato a come risolvere la questione. Ad Osimo c’è un’istituzione che con grande professionalità è in grado di svolgere il servizio di “Pronto farmaco” ed è la Croce Rossa Italiana, comitato locale di Osimo. A loro potremmo affidare la distribuzione farmaci con un contributo economico fornito dal Comune”.
LE LISTE CIVICHE DAL DG DELL’INRCA GIANNI GENGA – Questa mattina intanto si è svolto un proficuo incontro tra Dino Latini ed il direttore dell’Inrca Gianni Genga per affrontare le questioni più spinose attinenti l’ospedale di Osimo.” Il leader delle Liste civiche – resoconta una nota stampa – dopo aver ricordato tutte le azioni portate avanti a difesa del nosocomio Santi Benvenuto e Rocco dal 1999 al 2014 ha confermato la disponibilità del movimento a partecipare ad alcuni progetti che sostengano la ripresa di attività sanitarie e assistenziali offerte dalla struttura, specialmente per la riapertura della farmacia interna. Il direttore Genga, disponibile alla collaborazione e grato per tale disponibilità, ha subito individuato un progetto che si svilupperà in piena cooperazione a favore dei cittadini utenti della farmacia”. Nel dettaglio Dino Latini spiega: “noi siamo stati chiamati dal direttore dell’Inrca, dott. Genga, a incontro, nel quale ci ha chiesto di contribuire a rendere funzionale il servizio della farmacia dell’ospedale di Osimo. Abbiamo dato la nostra disponibilità, allargando gli interventi dell”ospedale della provvidenza’ che svolge servizi sanitari domiciliari. Tutto il resto sono polemiche che non ci interessano”.
MARIANI (GRUPPO MISTO): “LA FARMACIA E’ IMPORTANTE MA DI PIU’ CHE VENGA INAUGURATO IL NUOVO INRCA” – Il 9 giugno 2014 era stata posta la prima pietra del Nuovo Ospedale Inrca. Inaugurazione in pompa magna da Spacca & co. Il cui governo di centro sinistra in Regione era sostenuto anche dalle Liste civiche con il consigliere regionale Latini. La fine dei lavori era prevista per il 2016 per un investimento di 79,5 milioni di euro tra fondi europei, statali e regionali. Il 2 febbraio del 2017 (un anno e mezzo fa) sulla stampa veniva riportato un comunicato della Cisl e del sindaco di Osimo Pugnaloni. La sintesi estrema dei due documenti è che vi era una grande convergenza tra tutte le espressioni democratiche per giungere alla conclusione di un accordo che agevolasse il processo di integrazione tra l’Ospedale di Osimo e l’Inrca per giungere ad un’azienda ospedaliera autonoma e indipendente al servizio della Valmusone, che prevedesse la tutela e l’integrazione dei servizi già esistenti. Il problema principale era quello di far ripartire i lavori, dato che sono partiti più volte”. Entra nel dibattito anche la capogruppo del Gruppo Misto, Maria Grazia per ricordare chew il servizio della Farmacia interna all’ospedale è sì importante, ma lo è ancora di più quello che potrebbe fornire il nuovo Inrca di Camerano. “Ad oggi, dal giorno della prima pietra, si sono susseguiti ben 1592 tramonti. – ricorda la consigliera di minoranza – Dopo tutto questo tempo passato invano, oggi, o meglio, in quest’ultimo periodo di tempo, forse perché si avvicinano le elezioni amministrative, assistiamo ad un fatto assai curioso: il sindaco Pugnaloni e le Liste civiche scoprono che Osimo ha un ospedale che va sempre più in degrado, sia per servizi che per funzionalità. Il sindaco non fa altro che pubblicate annunci continui su nuovi medici in arrivo, sul potenziamento degli ambulatori e concede anche la cittadinanza del Comune di Osimo, come benemerenza civica, al direttore generale dell’Inrca, Gianni Genga”.
La capogruppo del Gruppo misto solleva dubbi che “per un servizio ospedaliero, la farmacia, la cui competenza anche economica è del servizio sanitario, il Comune di Osimo stanzierà dei soldi a favore della Croce Rossa Italiana che dovrà sostituire la sanità pubblica. Sarà la stessa cosa? Le Liste civiche invece dicono che alla farmacia penseranno loro pagando un farmacista. Bene. Ma fino ad oggi, o meglio per 4 anni e mezzo, l’ospedale di Osimo come è andato avanti? Forse, sindaco Pugnaloni, ma anche le Liste Civiche hanno dimenticato il sacrificio di alcuni medici, infermieri, operatori sanitari, dipendenti, volontari che hanno continuato a prestare il loro servizio con abnegazione, subendo e sopportando turni massacranti, lavorando in silenzio in numero di sotto organico e, soprattutto, con spirito di servizio, pur di continuare a garantire e assicurare l’apertura e la funzionalità dei reparti ed il funzionamento di tutta la struttura. E per il futuro? Quando termineranno i lavori del nuovo complesso? Consentitemi un consiglio al Sindaco e alle Liste civiche: la campagna elettorale fatela con argomenti più appropriati. Sulla salute e sui disagi dei cittadini non si scherza. Le famiglie hanno bisogno di risposte certe e non dopo 4 anni e mezzo”.
(servizio aggiornato alle 9.40 del 27 ottobre 2018)
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