Cattivi odori nell’area dell’asilo nido di San Biagio: il sopralluogo svolto ieri stamattina ha dato esiti negativi sui prelievi di acqua e non sono state riscontrate difformità sui valori di emissioni in atmosfera autorizzati nella ditta di verniciatura. L’impianto produttivo della frazione osimana che si pensava potesse esserne la potenziale causa delle emissioni maleodoranti, era in realtà chiuso da venerdì scorso. Stamattina ha potuto riattivare il ciclo produttivo dopo aver depositato negli uffici della Provincia di Ancona una relazione che attesta l’assenza di difformità all’autorizzazione amministrativa. Resterà chiuso fino a lunedì prossimo invece l’asilo per manutenzioni anche al sistema fognario. Nel documento la ditta prova di aver ottemperato alle prescrizioni imposte dalla stessa Provincia per superare ogni irregolarità rispetto ai parametri legali: i forni sono stati dotati di cappe aspiranti come i camini esterni e la produzione sta viaggiando solo su 3 delle 5 cabine di verniciatura. Una vicenda complessa, iniziata mesi fa.
SEI VERIFICHE SVOLTE NEL CORSO DELL’ANNO – Nel corso di quest’anno sono state svolte almeno 6 verifiche nell’impianto di verniciatura che lavora per conto terzi, anche per i grandi marchi della moda e del settore automobilistico, a seguito di esposti presentati da alcuni residenti di San Biagio. Nel corso di uno di questi controlli, lo scorso mese di giugno i carabinieri forestali della Stazione di Ancona avevano accertato a carico del responsabile legale dell’azienda il reato previsto dall’articolo 279 del Codice dell’Ambiente, per aver superato i valori di emissione in aria di carbonio organico totale. Le indagini erano iniziate a giugno, su iniziativa del Carabinieri Forestali della Stazione di Ancona, in collaborazione con la Provincia di Ancona, e a settembre avevano portato a una prima denuncia del responsabile legale della ditta per il reato di getto pericoloso di cose previsto dall’art 674 codice penale. Gli atti sono in Procura.
LA DIFFIDA DELLA PROVINCIA E DEL COMUNE – La denuncia era scaturita dopo il prelevamento di un campionamento eseguito congiuntamente ad Arpam, in occasione del quale erano state eseguite le analisi che poi avevano evidenziato valori di carbonio organico totale, molto superiori rispetto a quanto consentito (uno sforamento di 1000 sui 750 autorizzati). Di qui la firma dell’ordinanza con la quale la Provincia ha imposto all’impianto di rientrare nei limiti di legge apportando modifiche agli impianti. Venerdì scorso il sindaco Pugnaloni ha diffidato la ditta a mettersi in regola nel rispetto delle disposizioni dalla Provincia per trovare una soluzione tecnica che potesse diminuire le esalazioni, e riportarle ai valori conformi alla autorizzazione amministrativa. La ditta ha montato le ventole richieste e ha spento 2 cabine di verniciatura. Ieri mattina i forestali di Ancona, dopo la chiamata della Centrale Operativa, e una nuova segnalazione dei responsabili dell’asilo nido “Arca dei Bimbi” di Via Tenco a San Biagio, sono intervenuti all’asilo nido mentre genitori e nonni andavano a riprendersi i 14 alunni. Era infatti in corso l’evacuazione del plesso scolastico, consigliata dalla presenza di forti odori di solventi che provenivano dall’impianto fognario del plesso scolastico. Odori avvertiti già nel pomeriggio del giorno precedente, verso le 17,51 durante lo svolgimento di una riunione di genitori all’interno dell’asilo. Erano stati gli stessi familiari dei bambini a telefonare al 112.
IL SOPRALLUOGO ALL’ASILO – Durante il sopralluogo di ieri sul posto sono arrivati gli istruttori ambientali della Provincia di Ancona, personale dell’Arpam di Ancona, personale dell’Astea (ente gestore delle linee fognarie), un responsabile dell’associazione Asso (gestore della scuola materna), la Polizia locale di Osimo ed il sindaco per circa mezz’ora. Alle ore 11,45 circa, tutto il personale operante si è spostato alla ditta di verniciatura di materie plastiche, di S.Biagio, considerato che gli odori percepiti all’interno dell’asilo erano assimilabili a quelli prodotti dall’azienda di verniciatura, e tenendo conto anche di tutti i contenziosi pregressi con la stessa. La ditta però era inattiva dopo la diffida di Provincia e Comune. L’Arpam ha eseguito un prelievo di acqua della fognatura a valle dello stabilimento e al controllo dei pozzetti posti all’interno della ditta, oltre ad altri pozzetti esterni ubicati lungo il percorso tra lo stabilimento di verniciatura e l’asilo, senza rilevare nulla di anomalo. Sono stati visionati gli impianti di lavorazione dell’azienda, ma senza rilevare alcunché di irregolare, per quanto possibile verificare. Ai sopralluoghi hanno presenziato anche i titolari della ditta assistiti dal loro avvocato, Gianluca Grisanti. Oggi invece sono stati eseguiti degli accertamenti presso alcuni depuratori di Osimo e Loreto per capire se il cattivo odore che pervade il sistema fognario sia originato dallo scarico abusivo di qualche altra azienda.
Cattivi odori all’asilo, sopralluogo Arpam: i genitori riportano a casa i bimbi
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