Tennis di Pietralacroce, dopo contenziosi e battaglie a suon di carte bollate con il Comune di Ancona, finisce l’era dell’Associazione tennis Ancona. Dopo quasi vent’anni, la gestione del circolo sportivo di proprietà della Regione, ma dato in concessione al Comune, passerà alla società sportiva Nice di Jesi. Sabato 17 novembre alle 17:30 la presentazione ufficiale della nuova compagine che si insedierà nella struttura di via Zuccari e del nuovo progetto per il rilancio dell’i impianto che versa da tempo in condizioni disastrose. Per il momento si tratterà di una mini-concessione di sei mesi. Giusto il tempo per consentire il montaggio del pallone e lo svolgimento dell’attività sportiva nei mesi invernali. Poi a maggio, il nuovo affidamento per un massimo di altri 18 mesi mesi (fino a luglio 2020) al termine dei quali si procederà ad una vera e propria gara d’appalto.
Nei mesi scorsi numerosi sono stati i contatti tra il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, l’assessore allo Sport, Andrea Guidotti, e l’assessore all’Urbanistica e vicesindaco, Pierpaolo Sediari, e la società sportiva che gestisce già i campi da tennis di Jesi per trovare una soluzione all’annosa questione dell’impianto di Pietralacroce. I problemi ed i contrasti tra Comune ed Ata si protraevano almeno dal 2015, tra ordinanze di sgombero per il mancato pagamento di numerose rate di affitto e bollette non saldate, e ricorsi al Tar. Tanto che restano comunque tesi i rapporti con la precedente gestione, società attualmente in stato di liquidazione, per la quale il Comune dichiara che “sono in corso gli approfondimenti da parte dell’ufficio e la valutazione di eventuali addebiti di responsabilità nei confronti della passata gestione”, in particolare sullo stato di degrado in cui versa la struttura.
Per il momento alla Nice vanno dunque i 4 campi da tennis più spogliatoi, palestra, locale segreteria impianto, portineria. Non il ristorante “Orizzonte” e le sue pertinenze. Costo del canone di concessione, 500 euro euro. “La stima del canone è stata effettuata in relazione alle condizioni di conservazione del bene che attualmente versa in condizioni precarie − si legge nell’atto del Comune − a causa di un’insufficiente manutenzione negli anni di gestione dell’Ata”. La Nice ha inoltre dovuto versare una cauzione da 2mila e 500 euro e stipulare un’assicurazione da 500mila euro a favore del Comune di Ancona, che garantisca l’immobile assegnato.
(A. C.)
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