Azienda unica dei rifiuti, dopo lo stop del Consiglio di Stato (che conferma la sentenza del Tar) esultano i gruppi consiliari Jesiamo ed Jesinsieme. Il sindaco della città leonina, Massimo Bacci, si era opposto sin dall’inizio della vicenda a luglio 2017 (durante la votazione dell’assemblea dell’Ata) alla manovra (insieme al sindaco di Fabriano). Messo all’angolo un anno e mezzo fa, il Jesi ora si prende la sua rivincita e rivendica il suo ruolo di città guida della Vallesina se non di tutta la provincia di Ancona. «È una vittoria politica pesante, se non pesantissima, quella che porta a casa il sindaco di Jesi Massimo Bacci grazie alla sentenza del Consiglio di Stato che, confermando quella del Tar regionale, ha sancito l’illegittimità dell’affidamento diretto a Multiservizi ed Ecofon della gestione rifiuti fino al 2031 − si legge nella nota dell’associazione politica Jesiamo che esprime in Consiglio comunale i due gruppi Jesiamo e Jesinsieme −. Un appalto da oltre un miliardo di euro voluto strenuamente dal Pd, in primis dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. Con questa ennesima conferma Jesi si pone di diritto al centro della guida politica della Vallesina e forse dell’intera provincia di Ancona, relegando alla pura fantasia le dichiarazioni di chi insisteva nel farlo apparire un comune isolato e lontano dalla politica che conta. Ad onore dei fatti − prosegue l’associazione −, a Jesi si prendono decisioni giuste mettendo al primo posto il futuro e l’interesse dei cittadini. Sulla questione dei rifiuti e della loro gestione, la ruota si è definitivamente fermata. Ancora una volta è stato premiato il coraggio di chi ha fatto sentire la propria voce, una voce fuori dal coro. Ora saranno da valutare le conseguenze di questa sentenza che mette in evidenza un’enorme perdita di tempo da parte di chi doveva gestire al meglio, creando economie per gli utenti, l’organizzazione dei rifiuti a livello provinciale e mette in bilico la struttura di Multiservizi (ora Viva Servizi) nel suo compito di gestore del servizio idrico. La vecchia politica ha di nuovo fallito, la vivacità jesina no».
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