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Aidc: «Noi alternativa a
governismo mancinelliano e
a razzismo di destra e M5s»

ANCONA - Il movimento, nato con le Amministrative di giugno, ha presentato oggi statuto e nuove cariche interne. Tanti giovani e rispetto della parità di genere. Rubini, consigliere comunale: «Ad oggi, il Pd è un avversario, ma pronti a confrontarci sui temi»

Da sinistra: Patrizia Talevi, Edelweiss Cesaretti, Alessio Moglie, Francesco Rubini, Marta Rossini

 

di Martina Marinangeli

Una realtà alternativa al «governismo mancinelliano, che nasconde i problemi della città sotto il tappeto della propaganda, e al blocco di destra xenofobo, di cui ormai è entrato a far parte anche il Movimento 5 stelle». Cerca il suo spazio in quel vuoto cosmico lasciato dalla sinistra tradizionale il Movimento Altra Idea di Città, che oggi ha presentato il suo manifesto fondativo, lo statuto e le nuove cariche interne, concretizzando il percorso costituente post elettorale. «Per ripartire – sottolinea il consigliere comunale Francesco Rubini – bisogna tornare a fare cose di sinistra. Non basta professarsi di sinistra e poi comportarsi in tutt’altro modo. È per questo tradimento che il Pd ha perso consensi». Più verso Podemos che verso il centro sinistra italiano, Aidc fa sapere che «siamo pronti a confrontarci sui temi, ma se davvero il Pd pensa di rinnovarsi candidando alla segreteria nazionale Marco Minniti, che ha aperto la strada al Decreto sicurezza di Salvini, sarà difficile trovare una convergenza. E anche a livello regionale, la corsa tra Gostoli e Petrini (i due competitor per il dopo Comi, ndr) sembra un mero scontro di potere».

Nato in occasione delle elezioni amministrative di giugno, Aidc conta già 54 iscritti e si basa su due organismi: l’assemblea, aperta a tutti gli aderenti al movimento e con potere decisionale, e il coordinamento, composto da 11 persone, che si riunisce tutte le settimane. La struttura consta di due presidenti, Patrizia Talevi e Vinicio Cerqueti, e di due portavoce – Marta Rossini e Alessio Moglie –, nel rispetto della parità di genere. Entro l’estate verrà individuata anche la sede, che sarà «uno spazio politico e sociale aperto a tutti, in cui ci si occuperà anche di mutuo soccorso, attività ricreative, assistenza legale per chi non può permettersela», spiega Rubini.

Composto da molti giovani, il neonato movimento basa la propria identità politica su antifascismo, antirazzismo, tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente. Al centro del manifesto, la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, che si traduce in una volontà di radicarsi sul territorio, con un occhio sempre rivolto alla realtà regionale, ma anche a quella nazionale, dove si inserisce nella Rete delle Città in Comune. Tra i possibili alleati, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, per rifondare una sinistra alternativa al Pd. «Con la propaganda legata alle festività natalizie – punta il dito Rubini – la sindaca Valeria Mancinelli spera di nascondere fallimenti evidenti come il lungo mare nord, di cui nessuno parla più, il Bando periferie e la sentenza sull’Agenzia unica dei rifiuti».

 

 

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