Avvocatessa fa il saluto romano, la foto finisce sul Corriere della sera e poi sul tavolo dell’Ordine degli avvocati di Ancona che ha inviato gli atti al Consiglio di disciplina per le valutazioni del caso. Nella foto si vede l’avvocato Francesca Risito, che è iscritta all’Ordine di Ancona, che fa il saluto romano durante il ricordo della marcia su Roma nel corso di una manifestazione che si era svolta a Predappio il 28 ottobre scorso. La foto del saluto romano era comparsa sul Corriere della Sera, l’avvocatessa, che ha lo studio a Porto Recanati, compariva con in braccio una bambina. Il legale, che ha sempre avuto un comportamento irreprensibile in tribunale, si dice «profondamente offesa e rammaricata per questa vicenda». Che nasce da una segnalazione fatta all’Ordine in forma anonima. «Mi hanno mandato una pec dicendomi che hanno aperto un fascicolo a mio carico per questa foto comparsa sul Corriere della sera dopo la manifestazione a Predappio. Era un corteo organizzato. Non ho fatto illeciti né violazioni penali. Vorrei capire cosa mi si contesta di avere fatto. Se non posso manifestare il mio pensiero c’è qualcosa che non funziona. L’Ordine deve guardare i comportamenti degli avvocati a 360 gradi, guardare il decoro con cui uno lavora. Quella foto è stata scattata in una circostanza oltremodo legittima, il saluto romano in quella occasione lo potevo fare. Non so ancora che cosa avrei leso. Qual è l’onore dell’Ordine che avrei leso. Se qualcuno me lo spiega ne prendo atto, ma al momento non lo so veramente». «È stato consegnato in forma anonima copia della testata giornalistica che faceva riferimento ai fatti in oggetto – ricostruisce l’Ordine degli avvocati di Ancona –. Nella seduta del Coa del 5 novembre, l’articolo è stato posto all’attenzione dei consiglieri i quali, a maggioranza, hanno deciso di chiedere all’avvocato Risito di rispondere circa il contenuto di tale articolo (il legale ha inviato una memoria di otto pagine, ndr). La collega ha argomentato per iscritto le sue ragioni che sono state rimesse al Consiglio di Disciplina per le opportune valutazioni e decisioni. L’Ordine degli Avvocati ha adempiuto quindi ai suoi doverI senza esprimere considerazioni di carattere morale o politico».
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