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Lavori sotto il loggiato,
barriere architettoniche
per il consigliere con disabilità

OSIMO – Il cantiere per la nuova pavimentazione blocca il secondo accesso con ascensore del palazzo comunale di Osimo e ieri pomeriggio per partecipare alla seduta nella Sala Gialla Antonio Scarponi è stato costretto a scalare due rampe di scale. “Nessuno ha pensato a me. Dopo aver fatto una fatica enorme nelle mie condizioni, alle ore 22 il presidente ha bloccato il consiglio e la maggioranza si è andata a mangiare in un’altra stanza le pizze ordinate senza, per educazione, chiedere all’opposizione se voleva partecipare. Questo è il clima che si respira” commenta il rappresentante delle Liste civiche. Le scuse di Paola Andreoni

Il cantiere sotto il loggiato di palazzo comunale che blocca l’accesso con ascensore per la Sala Gialla

Il consigliere comunale Antonio Scarponi

Il consigliere comunale con problemi di deambulazione costretto a fare due rampe di scale per raggiungere la Sala Gialla e per partecipare alla seduta consiliare. E’ noto che i lavori di pavimentazione sotto al loggiato rendono da più di un mese complicato ai disabili l’accesso al palazzo comunale di Osimo. Per permettere l’apertura del cantiere è stata chiusa la seconda porta d’ingresso con ascensore che collega al primo piano proprio la sala Gialla e al secondo gli uffici dei Servizi sociali. Il superamento delle barriere architettoniche, anche in un contesto di emergenza, però, è un dovere delle pubbliche amministrazioni ed il consigliere di minoranza Antonio Scarponi (Liste civiche) dopo aver arrancato fino all’aula consiliare ieri pomeriggio ha cercato di spiegarlo senza farne una questione politica. “Vi siete immaginati come ci arriva in Consiglio comunale una persona che è portatore di handicap? – ha domandato ai colleghi d’aula dopo aver chiesto la parola per fatto personale 2 ore dopo l’inizio dei lavori consiliari, verso le 20.30 – Tutti voi avete fatto le scale in salita e discesa agevolmente entrando dal portone principale, per me invece è stato come scalare una montagna, un po’ come hai fatto tu Simone (il sindaco ndr) quando sei andato a Cortina. Se avessi voluto strumentalizzare la faccenda, prima di entrare avrei chiamato qualcuno davanti al portone per chiedere come avrei potuto arrivare in consiglio comunale stasera. Ce l’ho fatto da solo ma non so come farò a tornare giù. Vi voglio fare capire che l’handicap se non lo si vive addosso non lo si capisce perché viene dato per scontato che gli altri possono fare tutto. E’ un discorso che dovete affrontare con l’apertura di un ascensore, con un vigile urbano che ti da una mano”. La presidente del Consiglio si è scusata al microfono. “Forse avrebbe dovuto anticipare questa esigenza per permetterci di venirle incontro. – ha risposto Paola Andreoni – Oggi la struttura di palazzo comunale per i lavori di pavimentazione sotto al loggiato non permette di accedere facilmente. Noi rappresentiamo le nostre scuse e vedremo per la prossima volta di trovare qualche soluzione”.

La pizzata ‘incriminata’ ieri sera nella Sala Gialla

Proprio per superare l’inconveniente. durante i lavori di completamento della pavimentazione del loggiato, il Comune di Osimo aveva già provveduto per l’utenza a garantire l’accesso all’Ufficio Servizi Sociali nei giorni e negli orari di apertura al pubblico attraverso l’ingresso principale di Piazza del Comune in tre giornate settimanali. Ai cittadini con ridotta mobilità o con esigenze particolari di accessibilità è stata offerta anche la possibilità di contattare telefonicamente l’Ufficio Servizi Sociali per concordare un appuntamento da tenersi presso i locali del Cantinone. Ieri pomeriggio, però,  nessuno ha pensato alle difficoltà che il consigliere Scarponi avrebbe affrontato per raggiungere l’aula consiliare.

La seduta fiume, iniziata alle 18.30 si è conclusa stanotte alle 2.55. Secondo Antonio Scarponi si è connotata anche per un altro gesto  di scarso fair play. “Dopo aver fatto una fatica enorme nelle mie condizioni, – racconta ancora il consigliere delle Liste civiche – alle ore 22 il presidente blocca senza preavviso il consiglio per mezza ora: loro della maggioranza avevano già ordinato la pizza in un’altra stana, senza chiedere, per educazione, se volevamo ordinarla anche noi della minoranza, o darci almeno il tempo per organizzarci. Questo è il clima che si respira in quella piccola comunità”. Scarponi, ma anche altri esponenti delle opposizioni, ha protestato. “Io mi sono molto arrabbiato – ammette il consigliere d’opposizione – il sindaco mi ha risposto ‘… cosa pretendi Antonio con quello che dobbiamo sopportare tutti i giorni…’, quindi una ammissione spontanea di averci emarginato volutamente dalla pizzata. E questo è successo anche dopo aver sentito tutti i miei problemi di scendere e salire le scale. Il concetto del pezzo di pizza non offerto è il voler erigere muri anche oltre la politica. Per me invece viene prima il rapporto umano, a alla fine il consigliere Marco Balestrieri, compresa la clamorosa gaffe del suo gruppo di maggioranza ci ha portato una maxi pizza che la minoranza ha poi mangiato a turno. Nel gruppo del Pd, la consigliera Sabbatini per protesta non ha mangiato insieme a loro”.

Sala Gialla la presidente Paola Andreoni

Nel corso della seduta consiliare sono state bocciate a maggioranza l’interrogazione del consigliere Pasquinelli (territorio e Comunità) e l’org del gruppo Liste civiche sull’asilo nido di San Biagio al centro delle polemiche da settimane per i cattivi odori. Tra il pubblico erano seduti diversi genitori dei bambini per ascoltare il dibattito. Il sindaco Pugnaloni ha riepilogato tutto quello che era stato svolto all’asilo nido di San Biagio, ricordando i controlli previsti per la prossima settimana. Ha inoltre annunciato che è stata anche richiesta all’Arpam l’installazione di centralina fissa e per i prossimi 60 giorni la prosecuzione dei campionamenti nella zona. Pasquinelli ha invece rimarcato l’esigenza di portare avanti un controllo a più ampio raggio ma su tutte le aziende operative nella zona e la necessità di attivare tutte le misure di tipo precauzionale a tutela dei bambini e dei residenti di San Biagio, valutando anche il trasferimento in altra sede dei piccoli alunni. Concetti ribaditi poi dai consiglieri delle liste civiche durante il dibattito del loro odg a tema. E’ emerso inoltre che sono arrivati nuovi referti Arpam e che per il plesso scolastico prefabbricato in legno, costruito nel 2013 da un privato, viene pagato un affitto di circa 78mila euro l’anno.

La Sala Gialla di Osimo (foto Giusy Marinelli)

L’aula ha poi approvato le modifiche al piano delle opere pubbliche inserendo i 3 milioni di fondi Cipe per la variante nord; delle alienazioni con la permuta degli edifici comunali per la realizzazione delle nuove scuole e per lo statuto della Osimo Servizi, il cui Cda ora potrà nominare il direttore generale. Le minoranze si sono trovate concordi nel votare la mozione di Pasquinelli sui lavoratori della coop Era Ora, licenziati dalla stessa perché Astea spa ha deciso di internalizzare il servizio e di non rinnovare più la convenzione con le cooperative sociali. Questi lavoratori svantaggiati, disoccupati o in difficoltà economiche, svolgevano servizi di pubblico interesse come l’apertura dei bagni pubblici, la ripulitura di caditoie e selciati, etc. Pasquinelli chiedeva con la mozione un ripensamento, sollecitando l’amministrazione comunale e la stessa spa a farsene carico magari con la clausola di salvaguardia per reitegrarli. La mozione è stata bocciata con 11 voti della maggioranza di centro sinistra (astenuti la consigliera democrat Flamini e il consigliere Migliozzi di Energia Nuova) e non sono bastati i 10 sì delle minoranze (Territorio e Comunità, Liste civiche, M5S, Gruppo Misto). Rinviata alla prossima seduta invece la nomina del nuovo consigliere del Cda della Grimani Buttari.

Rinnovo del Cda del Grimani Buttari: voto nella Sala Gialla

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