La madre di tutte le grandi opere doriche è ferma al palo, a prendere polvere nei cassetti del ministero delle Infrastrutture. La variante porto-A14 che dovrebbe collegare lo scalo alla grande viabilità e alleggerire i quartieri limitrofi da smog e traffico dei tir, sembra essere incappata nell’ennesimo stand by, in una lunga storia di rinvii, proroghe e bocciature. Dopo il secco no all’Uscita a Ovest, arrivato nel dicembre 2016 dall’allora ministro Graziano Delrio, anche la sua nuova versione, ribattezzata Uscita a Nord, non pare avere molta più fortuna.
«Il progetto è in capo ad Anas – ricorda l’assessora comunale al Porto, Ida Simonella, rimarcando che –, dopo l’insediamento del nuovo Governo nazionale, per capire cosa intendesse fare a riguardo, abbiamo subito inviato una lettera formale per chiedere un incontro con il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, sottoscritta dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli, dal sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli e dall’Autorità portuale. Lettera che, a tutt’oggi, non ha ricevuto risposta». L’ok al progetto – che include anche quello del lungomare nord, attualmente in corso grazie ai finanziamenti di Rfi – era arrivato alla fine dello scorso anno, con la firma del protocollo alla presenza di Delrio, ma poi più nulla. Durante un incontro ieri a Marina Dorica, promosso dalla Cna, Simonella ha dichiarato che tutto il progetto è fermo a Roma e ha chiesto che anche le associazioni di categoria insistano a fare attività di pressing per poter sciogliere finalmente la questione.
Di tutt’altro tenore, l’intervento della senatrice pentastellata Donatella Agostinelli, che sull’argomento ha depositato due giorni fa un’interrogazione al Governo. «Dopo anni di prese in giro da parte dei governi di centro destra e centro sinistra, sostenuti a spada tratta dalle giunte comunali fino a negare l’evidenza – attacca la senatrice – i cittadini anconetani e gli operatori economici del capoluogo e della regione sollecitano l’Anas affinché realizzi questo collegamento necessario allo sviluppo del porto Dorico e a migliorare la qualità dell’aria dei quartieri che oggi soffrono il traffico giornaliero dei tir in transito. L’interrogazione che ho presentato – prosegue – oltre a chiedere al Ministro che venga messa al più presto la parola fine all’uscita ovest per procedere speditamente alla individuazione e progettazione di una nuova strada efficiente e rispettosa dell’ambiente, chiede anche di fare luce su quanto accaduto in questi anni e su eventuali responsabilità per un progetto grossolanamente sbagliato che ha fatto perdere tempo, soldi e salute ai cittadini anconetani».
Grandi opere: progetti fermi ad un anno dalla firma di Delrio
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