di Federica Serfilippi
C’era chi ha raggiunto Corinaldo per ascoltare Sfera Ebbasta, chi per passare una serata con le amiche di scuola, chi si trovava lì per volontà della figlia, appassionata di musica trap. Storie differenti, destini incrociati. Sono quelli delle sei vittime che hanno perso la vita nel caos della Lanterna Azzurra, locale da cui non sono riuscite a trovare una via di fuga, venendo schiacciate da una folla impazzita.
In discoteca c’era andata Eleonora Girolimini, 39enne di Senigallia. Glielo aveva chiesto sua figlia (11 anni), per ascoltare le canzoni di Sfera. Madre di quattro bambini piccoli e figlia di un noto ristoratore della città della spiaggia di velluto, è la vittima più grande della tragedia dell’Immacolata. Gli altri sono tutti minorenni, studenti con la passione dello sport e della musica.
Mattia Orlandi viveva a Frontone e aveva 15 anni. Militava nell’Asd Sassoferato-Genga. Era la seconda volta che andava in quel locale. Mattia era tifoso della Sampdoria e il club ligure ha scritto un messaggio di ricordo del piccolo calciatore. «Il presidente Massimo Ferrero e tutta l’U.C. Sampdoria esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Mattia Orlandi, quindicenne di Frontone (Pesaro e Urbino) e grande tifoso blucerchiato, coinvolto nella tragedia della discoteca di Corinaldo (Ancona). Alla sua famiglia e a tutte le famiglie delle vittime le più sentite condoglianze da parte della società». Nella calca ha perso la vita un altro calciatore.
È Daniele Pongetti, 16, di Senigallia per cui è stata subito aperta una pagina Instagram in suo ricordo. Amante del rap, giocava nell’As Senigallia ed era figlio di un dipendente comunale. La squadra dove militava ha scritto sul suo profilo social: «La Nostra società si unisce al dolore dei familiari delle vittime della tragedia “Lanterna Azzurra di Corinaldo (An). E soprattutto vuole manifestare la propria vicinanza ai famigliari (mamma, papà e sorella) per la scomparsa di Daniele Pongetti, a cui noi tutti abbiamo sempre voluto un mondo di bene. Riposa in pace grande Pongio».
Tra le vittime, anche la 14enne Asia Nasoni, giovane promessa della ginnastica artistica e studentessa del liceo Enrico Medi di Senigallia. Faceva parte dell’Alma Juventus Fano.
Aveva lo sport nel sangue anche la 15enne Benedetta Vitali di Fano. Era nella squadra under 16 del Volley Pesaro. Amava Sfera Ebbasta. Era andata lì per divertirsi con le amiche e ascoltare il suo cantante preferito. L’ultima vittima è Emma Fabini, 14enne di Senigallia.
Tra chi si è salvato c’è Raffaele Lerino che ha sfogato la sua rabbia su Facebook. «Un gran coglione lancia una bomboletta di spray al peperoncino in mezzo alla sala con più di 1500/2000 persone tra cui io con mia figlia di 10. Scene da panico si aspettava sto Sfera Ebbasta (ingresso alle 22. Inizio alle 23 all’1 non c’era ancora nessuno). Ragazzi che scappano e si calpestano tra di loro, qualcun’altro sviene perché allergico o preso dal panico o ubriaco fracido in 20 secondi la pista era vuota». Su Facebook Lerino ha anche pubblicato un video dove si vede la pista del locale, mezza vuota, e persone che corrono.
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