Nuovo fascicolo di indagine sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola dove, dopo la valanga che travolse la struttura il 18 gennaio 2017, morirono 29 persone, tra cui Emanuele Bonifazi, 31enne di Pioraco e Marco Tanda, 25enne pilota di Ryanair, che ha vissuto fino a 14 anni in provincia, a Gagliole prima e a Castelraimondo poi. La procura di Pescara ha notificato 7 avvisi di garanzia per il reato di frode in processo penale e depistaggio a carico del personale della prefettura di Pescara.
Tra gli indagati Salvatore Angieri, attuale vicario del prefetto di Macerata Iolanda Rolli e commissario del comune di Treia dal 27 ottobre, dopo la condanna del sindaco Franco Capponi per le spese facili in Regione e la conseguente incompatibilità in base alla legge Severino. Le accuse mosse sono di aver occultato il brogliaccio delle segnalazioni del giorno 18 gennaio 2017 alla Squadra mobile di Pescara per nascondere la chiamata di soccorso fatta alle 11,38 dal cameriere Gabriele D’Angelo al centro coordinamento soccorsi. L’indagine è guidata dal procuratore capo della Repubblica di Pescara Massimiliano Serpi e del sostituto procuratore Andrea Papalia, con i carabinieri forestali di Pescara guidati dal tenente colonnello Annamaria Angelozzi. Oltre ad Angieri, all’epoca viceprefetto distaccato, indagati l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo e l’altro viceprefetto distaccato Sergio Mazzia, oggi vicario del prefetto di Crotone. Con loro i dirigenti Ida De Cesaris, Giancarlo Verzella, Giulia Pontrandolfo e Daniela Acquaviva.
(Redazione Cm)
A Treia al lavoro il commissario: è Salvatore Angieri, vicario del prefetto
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