
Aurelio Fazi, titolare dell’omonima cartoleria-ricevitoria di piazza Cavour a Cupramontana, mostra il tagliando vincente
C’è anche chi ha un motivo in più per festeggiare il Capodanno. Acquistando con 3 euro un biglietto del SuperEnalotto, ha centrato due combinazioni di numeri e due superstar, e lo scorso 22 dicembre ha scoperto di avere in mano uno dei biglietti vincenti del concorso ‘Natale 100×100’, che metteva in palio 100 premi da 100mila euro ciascuno. Ci vorranno 30 giorni prima di portarsi a casa una parte di quel montepremi ma non c’è dubbio che lo sconosciuto giocatore adesso affronterà la notte di San Silvestro con una diversa leggerezza. L’unica certezza è che il 50enne baciato dalla dea bendata ha acquistato un tagliando natalizio del SuperEnalotto nella cartoleria-ricevitoria di Aurelio Fazi, in piazza Cavour a Cupramontana. Un luogo magico dove, nel corso degli ultimi 20 anni, la Fortuna ha distribuito tanti regali pesanti, addirittura 1 milione di vecchie lire con un biglietto della Lotteria Italia ai tempi della mitica Raffaella Carrà.
L’ultima vincita, quella dei 100mila euro è andata a uno dei 100 fortunati giocatori italiani, premiati dalla Sisal tre giorni prima di Natale, quando sono stati estratti 100 codici di numeri e lettere, tra tutte le sequenze univoche associate alle combinazioni di SuperEnalotto e numero SuperStar, giocate per il concorso 153 del SuperEnalotto. Le vincite sono state elargite in tutta la Penisola, da Nord a Sud, e tra le località premiate c’era proprio Cupramontana grazie al biglietto che, si vocifera, tenga in tasca un misterioso concittadino del signor Aurelio. Lui però preferisce glissare e restare sul vago. “Posso solo confermare – racconta con orgoglio il titolare della ricevitoria Fazi – che quest’uomo di mezza età potrebbe abitare sì a Cupramontana, ma anche a Maiolati Spontini, ad Apiro o a Jesi, città da dove provengono i nostri clienti che si fermano a salutarci prima di andare al lavoro. E’ una persona che lavora ed ha famiglia, alla quale quei 100mila euro fanno comodo. E poi non è un giocatore assiduo ed è una persona affettuosa. Ha giocato solo 3 euro e quando si è reso conto di essere il proprietario del biglietto vincente, mi si è avvicinato e, prima di chiudersi nel silenzio, con gli occhi lucidi mi ha detto soltanto ‘…. Aurelio, posso darti un bacio?…’”.
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