È di Njord Adreanna srl l’offerta arrivata lo scorso giovedì (3 gennaio) sui tavoli di Aerdorica per la sottoscrizione dell’aumento di capitale da 15 milioni di euro. Si tratta di una società creata ad hoc dal fondo inglese Njord Partners per gestire l’operazione di acquisizione delle quote di maggioranza. Questa mattina, negli uffici del Sanzio è stata aperta dall’amministratrice unica di Aerdorica, Federica Massei, la busta contenente tutta la documentazione richiesta dal bando di gara indetto lo scorso dicembre e comprendente anche una garanzia in forma di fideiussione da 600mila euro, anticipo sulla somma totale che verrà versata 20 giorni prima dell’omologa del concordato in continuità dal Tribunale di Ancona. Di fronte al commissario giudiziale Camillo Catana Vallemiani, è stata letta la documentazione amministrativa inviata dalla Njord Adreanna, con sede a Milano, ed è stata giudicata corretta e completa. Il plico contenente l’offerta tecnica, reputata la più importante ai fini dell’aggiudicazione della gara, è stato invece sottoposto all’attenzione della commissione esaminatrice, che entro la settimana ne valuterà la rispondenza ai requisiti richiesti dal bando. Venerdì mattina (11 gennaio) sarà invece la volta dell’apertura della busta contenente l’offerta economica. Se tutta la documentazione sarà reputata valida, ci sarà l’aggiudicazione definitiva della gara. Questo però non significa che Njord Adreanna diventerà da subito socio di maggioranza di Aerdorica perché l’iter della privatizzazione si intreccia anche con quello del concordato e con l’istruttoria Ue sulla ricapitalizzazione da 25 milioni di euro della Regione. Con l’arrivo dell’offerta di un privato che dimostra il valore di mercato della società gestore del Sanzio, l’erogazione pubblica non presenterebbe più il profilo dell’aiuto di Stato e l’ok di Bruxelles si farebbe più vicino. L’intero percorso avrà il suo step finale nell’omologa del concordato da parte del Tribunale, che arriverà nel caso in cui, all’adunanza dei creditori del 14 marzo, il piano concordatario venisse approvato da una maggioranza qualificata.
Salvezza più vicina per Aerdorica, arriva un’offerta per la privatizzazione
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