di Federica Serfilippi
«Quella notte ho perso la compagna di una vita e i miei figli la loro madre. Non basterà tutta una vita per star bene dopo quanto successo». Sconforto, dolore, rabbia del 43enne Paolo Curi, l’uomo che il 7 dicembre aveva raggiunto la Lanterna Azzurra con la figlia di 11 anni e la moglie Eleonora, morta nella calca della discoteca. In quella data festeggiavano l’anniversario di matrimonio e avevano promesso alla loro bimba più grande di portarla a vedere almeno un concerto all’anno. Dopo Alvaro Soler («a mezzanotte era tutto finito») al Mamamia, toccava a Sfera Ebbasta, il trapper mai salito sul palco della Lanterna. «Avevo comprato i biglietti sul web – racconta Paolo – ma quando sono arrivato ho capito di essere stato truffato. Il concerto non è iniziato alle 22.05 come c’era scritto sul biglietto. Ci siamo ritrovati all’interno di una vera e propria discoteca, ma siamo rimasti anche perché il giorno dopo sarebbe stata festa. Anche per quello io ed Eleonora avevamo deciso di sposarci proprio il 7 dicembre». Attorno a mezzanotte e mezza, la calca che si fionda verso un’unica uscita. «È successo tutto in pochissimi minuti. All’improvviso ho sentito un forte odore di ammoniaca, no di peperoncino. Si faceva fatica a respirare, uno spray urticante non fa quell’effetto. Sono stato travolto dalla folla e trascinato via. Mia figlia ed Eleonora erano dietro di me di un paio di metri. In un attimo le ho perse di vista». «In quella tragedia – continua Paolo – abbiamo perso un leader. Per noi era un punto di riferimento dal punto di vista affettivo e organizzativo. Le vacanze di Natale sono state come una bolla. Il duro viene adesso. A un mese dalla tragedia, provo rabbia, sconforto ed esce anche la parte più egoistica di me quando mi domando: ‘perché proprio a noi’?». Sull’indagine in corso, coordinata da due procure: «Certo, voglio che sia fatta giustizia, ma non posso pensare al futuro e fossilizzarmi su quell’aspetto. Devo solo pensare al presente e a come poter andare avanti. In tanti ci vogliono aiutare e mi chiedono cosa possono fare. Io vorrei solo riavere indietro Eleonora».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati