Le rappresentanze delle organizzazioni imprenditoriali Confartigianato Imprese Marche (Gilberto Gasparoni e Franco Gattari), Ance Marche (Fabio Fiori e Giovanni Cecere) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli edili (Luca Tassi della Filca Cisl, Andrea Bomprezzi e Daniele Boccetti della Fillea Cgil e Andrea Casini della Feneal UIL) si sono incontrate per fare il punto sulla grave situazione inerenti il raddoppio della Ss76 i cui lavori sono fermi dallo scorso luglio. Le imprese non hanno riscosso gli ingenti crediti relativi ai lavori eseguiti e sono ormai a rischio default, centinaia sono i lavoratori a rischio occupazionale nelle piccole aziende che hanno realizzato i lavori di ampliamento e tutt’ora non si intravvedono soluzioni.
“Di fronte al blocco dei lavori (ormai di oltre 6 mesi) ed alle difficoltà delle aziende creditrici, imprenditori e sindacati hanno avviato un confronto per sollecitare la regione Marche, parimenti gli imprenditori e sindacati della Regione Umbria, a richiedere la costituzione di un tavolo di confronto al MIT, tavolo che si doveva insediare in dicembre. – si legge nella nota congiunta delle sigle sindacali – Aziende e lavoratori non possono assistere inermi a questa situazione che mette a rischio l’intera economia dell’entroterra a causa di una viabilità pericolosissima che ha peggiorato la situazione della mobilità delle persone e delle merci, specialmente nella stagione invernale.
Confartigianato, Ance e Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL sottolineano che la grave crisi che ha investito Astaldi, ditta appaltatrice della Quadrilatero, che ha subappaltato i lavori a decine di imprese umbre e marchigiane, coinvolge migliaia di lavoratori e richiede un intervento straordinario del Ministro Toninelli affinchè si parli di Infrastrutture in maniera seria , organica e ‘integrata’ ma anche del pagamento delle spettanze per i lavori effettuati, onde evitare il fallimento di diverse aziende con gli effetti negativi sull’occupazione e sull’economia territoriale, il tutto per sostenere il settore e la sua filiera. Importantissimo inoltre che la strada venga completata, cosa possibile in pochi mesi, con le stesse aziende in subappalto che fino ad oggi hanno permesso il raddoppio della Ss 76”.
Le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali chiedono aiuto a tutte le istituzioni interessate. “Se non arriverà in tempi brevi una risposta valida e soluzioni operative concrete, le parti sociali dell’edilizia marchigiana dovranno passare ad azioni sindacali, forti e concrete, adeguate alla gravità della situazione insostenibile venutasi a determinare nel completamento dei lavori della Ss 76 – Quadrilatero. Confartigianato, Ance e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil annunciano una conferenza stampa per i prossimi giorni in cui verranno illustrate le iniziative che saranno messe in campo per tutelare le imprese creditrici e i lavoratori nonché per completare, rendendola funzionale la SS 76, una infrastruttura stradale essenziale per la viabilità del nostro territorio cosi come della Pedemontana”.
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