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Strage di Corinaldo,
raffica di perquisizioni e sequestri

SONO AVVENUTI nei giorni scorsi nei confronti di alcuni ragazzini che potrebbero avere dispositivi informatici contenenti file utili alle indagini. I giovani a cui i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno messo sotto chiave pc, smartphone e tablet non sono indagati. Alcuni giovani non erano neanche alla Lanterna Azzurra il giorno della tragedia

Lanterna Azzurra

 

Tragedia alla Lanterna Azzurra, blitz dei carabinieri nelle abitazioni di alcuni ragazzini. Finiscono sotto sequestro decine di dispositivi informatici, tra tablet, pc e smartphone. Le perquisizioni eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo sono state ordinate nei giorni scorsi della procura. Riguardano giovani, alcuni sono minorenni, residenti sia nella provincia anconetana che pesarese. Non sono iscritti nel registro degli indagati. Nei loro dispositivi, però, sarebbero contenute informazioni utili dal punto di vista dell’inchiesta. L’obiettivo degli investigatori è quello di trovare file, come video o foto amatoriali, che potrebbero ricostruire gli attimi della notte dello scorso 8 dicembre, quando nella calca infernale hanno perso la vita sei persone che avevano raggiunto il locale di Madonna del Piano attirate dall’evento con Sfera Ebbasta. Alcuni dei giovani che hanno ricevuto la visita dei militari non erano neanche presenti al locale la sera della tragedia. E’ possibile però – questo ipotizzano gli inquirenti – che nei loro smarthphone ci siano chat inerenti all’evento (inviti, tag sui social, mail) oppure foto o video mandati da coloro che effettivamente hanno partecipato alla serata. Una delle finalità maggiori è risalire al numero di persone presenti nel locale al momento della tragedia. Ogni particolare potrebbe essere fondamentale per riuscire  a trovare una chiave di volta all’inchiesta.

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