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Elezioni provinciali, il centrodestra
presenta la lista dei candidati al Consiglio

POLITICA – Il 3 febbraio, i 662 consiglieri comunali della provincia di Ancona sono chiamati di nuovo alle urne, a pochi mesi di distanza dal voto per la presidenza che ha consegnato lo scranno a Luigi Cerioni. In questa seconda tornata, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega si schierano compatti per «ribaltare l'asset politico dell'ente»

 

di Martina Marinangeli

«Non è solo un cartello elettorale del centrodestra, ma un progetto solido a cui hanno aderito anche molte espressioni civiche del territorio». Parola di Daniele Silvetti, commissario di Forza Italia per la provincia di Ancona. che presenta così la lista dei candidati di area centrodestra alle elezioni del Consiglio provinciale dorico del 3 febbraio. «Con i colleghi di Lega e Fratelli d’Italia ci siamo incontrati a dicembre e abbiamo subito trovato un accordo politico che ci ha permesso di partire immediatamente con il lavoro sul territorio – ricostruisce le tappe Silvetti –. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il risultato di cinque anni fa e ribaltare l’asset politico della provincia». La lista «Noi per la provincia. Centrodestra Ancona» – che nella tornata elettorale del 3 febbraio si scontrerà con quella di centro sinistra («Unione democratica»), detentrice della maggioranza uscente, e con il listone civico «Ancona provincia civica» – si compone di sette candidati, quattro uomini e tre donne: si tratta di Antonella Andreoli, consigliera comunale di Ancona in quota Lega, Mario Araco, consigliere ad Osimo, Romina Braconi, assessore nel comune di Numana, Alan Canestrari, consigliere comunale forzista a Senigallia, Fabiola Ceccarelli, consigliera a Chiaravalle e candidata sindaca per il centrodestra nelle ultime amministrative, Lorenzo Rabini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Camerano e Primiano Troiano, anche lui in quota Lega nel consiglio comunale di Numana.
«È la prima volta che il Carroccio si presenta, e lo facciamo con due candidati – fa notare il segretario provinciale, Milco Mariani –. È segno della crescita numerica di amministratori che iniziamo ad avere nella provincia dorica. La mezza riforma dell’ente, regalo del duo Monti-Renzi, ha lacerato i territori e questo lo si vede, ad esempio, dalla mancata manutenzione delle strade. Per questa ragione, su istanza di molti sindaci, il vicepremier Salvini sta elaborando una proposta per ripristinare l’elezione diretta delle province». Il Consiglio provinciale, infatti, viene eletto in maniera indiretta dai consiglieri comunali e non dai cittadini. «La legge Delrio – rincara la dose Rabini –, rendendo le elezioni indirette, ha decapitato il ruolo delle province, che però mantengono ancora deleghe importanti e sono ancora presenti nella Costituzione dopo il referendum sonoramente perso da Renzi. È il momento di dare una svolta al ruolo del Consiglio provinciale: la nostra è una lista forte, espressione dei territori, e sono convinto che raccoglieremo molti consensi alle elezioni del 3 febbraio». Lo scorso 31 ottobre, invece, sindaci e consiglieri comunali erano stati chiamati alle urne per eleggere il presidente della provincia, tornata che ha visto le sola candidatura di Luigi Cerioni, sindaco di Cupramontana in quota centrosinistra. Il centrodestra aveva deciso di sfilarsi dalle danze, ritenendo la modalità elettiva «anti-democratica», e anche il Movimento 5 stelle aveva disertato la consultazione in tutta Italia, definendola «il festival delle correnti e degli accordi tra i partiti».

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