Barriere antirumore di Rfi, i coordinamenti comunali di Forza Italia di Ancona e Falconara si schierano al fianco dei cittadini che dicono “no al muro”. Una questione che sta prendendo i connotati bipartisa, con il consigliere regionale del Pd, Enzo Giancarli che proprio questa mattina (28 gennaio) ha depositato un’interrogazione urgente per chiedere alla Regione di non dare parere favorevole all’infrastruttura. «L’opera, in nome di una presunta azione tendente all’abbassamento del rumore causato dal traffico ferroviario, crea, al contrario, le condizioni per un notevolissimo elevamento dell’inquinamento ambientale sotto tutti i profili e, in particolare, quello causato dalla impossibilità oggettiva di mitigare i gas di scarico del traffico veicolare urbano ed extraurbano», affermano i coordinatori locali di Ancona, Teresa Dai Pra’, e di Falconara, Clemente Rossi. «La barriera − proseguono i due esponenti azzurri − deturperebbe, inoltre, in maniera irreversibile il paesaggio costiero, limiterebbe la vista del mare con grave danno, oltre che all’ambiente, anche alle attività del tempo libero e del turismo balneare. Gli effetti, poi, presenti e futuri, sul piano economico sarebbero gravissimi ed inevitabili, aggiungendosi anche ad un deprezzamento vistoso dei valori degli immobili, già gravissimo a seguito della latente e persistente crisi economica. Le ripercussioni, inoltre − continuano Dai Pra’ e Rossi −, sui limiti e fino all’interdizione della potestà e capacità di pianificazione e dei programmi di sviluppo in atto nelle due città e sulla collaborazione urbanistica in atto fra i due comuni sono evidenti».
I due esponenti di Forza Italia tornano così a chiedere la possibilità di considerare progetti alternativi «in un clima di collaborazione con le Ferrovie, con la Regione e con i Ministeri competenti». Tra le prime ipotesi i due coordinatori comunali ricordano «l’arretramento complessivo del tracciato ferroviario che bypassi il promontorio di Ancona, serva in maniera più efficiente la città dorica, liberi l’intera costa quanto meno da Falconara, se non da molto più a Nord, e dia sviluppo, futuro e slancio a tutta la fascia litoranea, consentendo anche una moderna e reale velocizzazione della marcia dei treni, al pari di quanto già realizzato in altre parti del nostro Paese. I coordinamenti di Fi di Ancona e Falconara intendono infine − concludono Dai Pra’ e Rossi −, sostenere qualsiasi azione amministrativa, politica ed istituzionale, a livello locale e centrale, per la definitiva soluzione del problema, compresa una iniziativa legislativa che accolga con equilibrio e concretezza la direttiva europea tendente a migliorare effettivamente le condizioni ambientali, relative alla rumorosità e non solo, anche in materia di trasporto».
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