Chiusura del punto nascita di Fabriano: predisposto il cronoprogramma per la sua riconversione dopo la disposizione – inviata dal Comitato Lea del Ministero della Salute alla regione Marche – di inoltrare l’atto formale di chiusura del presidio. «Per garantire continuità nell’assistenza e adeguato accompagnamento – si legge in una nota della Regione –, il 5 febbraio è stata definita una strategia riorganizzativa, con un protocollo firmato dal direttore medico POU Av2 Mancinelli, il direttore del dipartimento materno infantile Cester ed il responsabile dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia Mazzarini. Obiettivo: garantire l’attività senza interruzione di servizio e ridurre al minimo il disagio delle donne residenti nel Comune di Fabriano e nelle zone circostanti». Nel cronoprogramma si stabilisce che, entro e non oltre il 15 febbraio, cessi l’attività di accettazione e di ricovero per pazienti in gravidanza per parti e gestione di patologia ostetrica (correlata a stato di gravidanza in atto), mentre entro il 20 febbraio sono previste la dimissione delle pazienti ricoverate per patologia ostetrica e la cessazione dell’attività del Punto Nascita. Dal 20 febbraio in poi, si darà seguito a quanto operativamente previsto dal protocollo per mantenere ed implementare le attività. Verranno erogate, presso la Uosd di Fabriano, le attività di ostetricia, ambulatorio pre-concezionale o ambulatorio gravidanza a basso rischio (visite specialistiche, ecografie, procedure diagnostiche prenatali invasive: villocentesi e amniocentesi), ginecologia o ambulatorio ginecologico (visite, ecografie, isteroscopia, colposcopia, pap test), attività ambulatoriali specifiche (adolescenza, menopausa, malattie sessualmente trasmesse, patologie cervico-vagino-vulvare), attività chirurgiche, ostetricia (Day Surgery, IVG) e ginecologia (Day Surgery o in ricovero diurno)
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