Un serpentone di tir e furgoni da stamattina si sta muovendo al rallenti Ss76 tra Umbria e Marche per la manifestazione di protesta indetta dalle imprese creditrici e sostenuta dalle associazioni di categoria e dalla Regione Marche, per lo stop del cantiere del Quadrilatero Marche-Umbria a causa delle difficoltà finanziaria della Astaldi. I mezzi pesanti sono partiti alle 8:30 da Fossato di Vico per raggiungere Serra San Quirico nel tratto della superstrada interpuntato dai cantieri fermi ormai da otto mesi. Seguirà un’assemblea a Fabriano. La scorsa settimana si era occupato della vicenda anche ‘Capitan Ventosa’ di ‘Striscia la notizia’, inviato del Tg satirico di Canale 5.
“Il governo deve adottare azioni straordinarie ed urgenti, così come fatto per situazioni di analoga gravità, affinché avvenga l’immediato pagamento dei creditori della Astaldi e il conseguente celere completamento della Quadrilatero, infrastruttura voluta dal governo Berlusconi e ad oggi ultima opera pubblica nazionale realizzata, e purtroppo non ancora terminata, in Umbria e Marche”. É quanto chiedono in una interrogazione, indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i senatori di Forza Italia Fiammetta Modena e Andrea Cangini. Proprio oggi, 7 marzo, lungo la strada che vede la situazione di stallo, tra i cantieri che vanno da Fossato di Vico a Cancelli e da Fabriano a Serra San Quirico, si è tenuta una manifestazione di protesta estremamente partecipata, in rappresentanza delle decine di imprese umbre e marchigiane che rischiano il fallimento perché, a causa della crisi della Astaldi, non hanno ricevuto quanto dovuto per un’opera già finanziata e che, una volta riscosso il credito maturato, potrebbero concludere in poche settimane. Ad essere coinvolti sono le imprese edili del territorio ma anche autotrasportatori, imprese terziste e sub fornitrici.
“Il Piano di salvataggio del Gruppo Astaldi presentato dalla Società Salini – sottolineano i senatori Modena e Cangini – prevede 225 milioni di Euro di aumento di capitale necessari per mantenere in vita l’azienda e completare le opere fra cui la Perugia – Ancona, ma i debiti rimangano in carico al concordato e quindi sulle spalle dei creditori che verranno pagati in percentuale con l’emissione di azioni e obbligazioni della stessa Astaldi. Questo, dunque, non porterebbe ad una risoluzione celere della questione. Ormai sono 8 mesi di blocco dei cantieri sul tratto umbro e marchigiano e ammontano ad almeno 40 milioni di euro i crediti vantati dalle imprese che hanno fornito lavori e materiali al Gruppo Astaldi, generale contractor per la società Quadrilatero. Il Governo deve farsi carico al più presto della situazione prima che sia totalmente irreversibile e prima che a pagare siano ancora una volta imprenditori e lavoratori”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati