Strada di bordo, oggi è l’ultimo giorno utile per insinuarsi come creditori nel passivo del fallimento della società Cosmo. Il Comune di Osimo lo farà comunque, anche se il Tar Marche, mercoledì scorso non ha sciolto il nodo sulla richiesta di sospensiva presentata con il ricorso per quantificare i danni prodotti dalla mancata realizzazione delle opere dopo che la società ha portato i libri contabili in tribunale. Il collegio dei giudici amministrativi di Ancona ha infatti rinviato la decisione sulla misura cautelare al prossimo 16 ottobre, lasciando quindi la scelta di proseguire o meno nel contenzioso legale alla prossima amministrazione comunale di Osimo, eletta con il responso delle urne alla Comunali di maggio. Senza ordinanza che accoglie o respinge la richiesta di sospensiva, al Comune di Osimo non resterà che presentare un nuovo ricorso qualora il giudice fallimentare non ammetta (come è probabile) l’ente locale al passivo. La nuova impugnativa servirà per chiedere di sospendere la procedura in attesa della pronuncia del giudici del Tar Marche. E’ noto che il Comune ha avanzato una pretesa risarcitoria nei riguardi della Cosmo srl di 1,5 milioni di euro, mentre la curatela fallimentare della società, in via riconvenzionale, ha risposto chiedendo invece un risarcimento danni di 4 milioni di euro.
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