E’ morto il conte Rinaldo Simonetti,
manager e gentiluomo

DOMANI a Bologna l'ultimo saluto al discendente di una delle più antiche famiglia nobiliari delle Marche. Ad Osimo era proprietario di VIlla Simonetti a San Paterniano e di Palazzo Simonetti vicino ai giardini di Piazza Nuova

Villa Simonetti con il parco dove svetta un albero protetto e tra i più antichi delle Marche: un cedro del Libano del 1700

Il conte Rinaldo Hercolani Fava Simonetti

 

Saranno officiati domani, 11 marzo, alle 11.30 nella chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore a Bologna i funerali del conte Rinaldo Hercolani Fava Simonetti, erede di una delle più antiche famiglie nobiliari delle Marche radicate anche ad Osimo. Don Rinaldo è morto venerdì scorso all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, la sua città d’origine dove era tornato a risiedere dopo aver trascorso la gran parte della sua vita  all’estero per lavoro. Aveva 79 anni e la sua professione di manager, dopo la laurea in Giurisprudenza, lo aveva portato a trasferirsi nel pieno degli anni in diverse capitali europee, dalla Francia all’Inghilterra. Ad Osimo tornava ogni estate, per villeggiare nella tenuta della sua settecentesca Villa Simonetti attorniata dal parco a San Paterniano e spesso, d’inverno anche a Palazzo Simonetti, la dimora storica di via Saffi vicino ai giardini storici di Piazza Nuova. Il conte, che in città possedeva anche una azienda agricola, lascia la moglie Anita e le figlie Alessandra, Emanuela (entrambe abitano ad Osimo), Michaela, Céline e Antonella, oltre ai nipoti Isotta, Filippo, Olimpia, Allegra, Alessandra, Niccolò, Alessandro e Armando.

 

Palazzo Simonetti in via Saffi a Osimo

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