Adesso si parte davvero. Dopo un iter lungo quasi due anni all’insegna della progettualità e della concertazione, il Contratto di Fiume per il Musone è diventato una realtà concreta: è stato infatti firmato questo pomeriggio, 3 Aprile, a Loreto l’accordo tra i 18 Comuni bagnati dal corso d’acqua, che hanno deciso di unirsi su un piano di azione comune a salvaguardia e valorizzazione del bacino del fiume. Contrastare il rischio idrogeologico da erosione e alluvioni, migliorare la qualità delle acque fluviali e riqualificare dal punto di vista turistico le aree prossime al Musone sono alcuni degli obiettivi strategici dell’accordo, che è il primo delle Marche nel quale un gruppo di comuni riesce a realizzare un’intesa per attuare interventi condivisi, congiunti e programmati, quindi non più sporadici e isolati, per tutelare il bacino fluviale dalla sorgente alla foce. “Si tratta di un traguardo estremamente importante – commenta l’ Assessore all’ambiente del Comune di Loreto, Pamela Flamini, particolarmente soddisfatta per questa firma che arriva a corollario di un lungo percorso partito con la prima firma di intenti già nel 2014 – perché per la prima volta si adottano modalità di intervento unitarie che possono solamente portare beneficio all’ambiente e al territorio’’.
La città di Loreto è capofila in questo Contratto di Fiume che vede coinvolti i comuni di Gagliole, San Severino, Treia, Apiro, Cingoli, Staffolo, Appignano, Montefano, Recanati, Porto Recanati, Numana, Castelfidardo, Osimo, Polverigi, Filottrano, Santa Maria Nuova e Jesi. Oltre ai 18 comuni bagnati dal Musone, sono coinvolti anche la Regione Marche, l’Ato3, i gestori idrici e il Consorzio di Bonifiche Marche, le associazioni turistiche, il Parco del Conero, le associazioni ambientaliste, l’Associazione Riviera del Conero e il WWF.
Molte le azioni concrete che troveranno attuazione grazie al Contratto. Tra queste vale la pena segnalare il Progetto Bid Rex, focalizzato su biodiversità e connettività ecologica, il Progetto Integrato Aspio Musone per partecipare ai prossimi bandi europei sull’ambente e i cambiamenti climatici (LIFE, Horizon), il progetto di Polizia Rurale con la creazione di un team di vigili urbani specializzato sul controllo delle condizioni ambientali nella vallata. Anche se aspetto fondamentale del Contratto di fiume è incentivare un cambiamento culturale per rendere i cittadini partecipi e responsabili del loro territorio. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso la facilitazione all’accesso al fiume mediante percorsi pedo-ciclabili, l’organizzazione di iniziative di conoscenza con particolare riguardo alle scuole, dove si propone la “adozione” di un tratto di fiume da parte di ogni istituto scolastico della valle.
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