«Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza all’operatrice Astea che l’altro giorno, mentre stava lavorando, è stata aggredita verbalmente da uno dei candidati a sindaco di Osimo. Questo grave episodio, che fa il paio con un accenno di zuffa in cui sono stati coinvolti alcuni soggetti che facevano volantinaggio politico, è sintomatico del brutto clima di tensione che è stato alimentato in questi anni nella nostra città». A commentare gli ultimi fatti di cronaca avvenuti ad Osimo (la rissa durante il volantinaggio elettorale e le intimidazioni rivolte ad una operatrice ecologica) è David Monticelli, candidato sindaco del M5S per le Comunali del prossimo 26 maggio.
«Si tratta di una pseudo politica di natura davvero becera, fatta di intimidazioni e battibecchi sterili, che noi del Movimento abbiamo sempre condannato. Così facendo non si va da nessuna parte – osserva il candidato pentastellato – Così facendo non si ha a cuore il bene degli osimani e il futuro della nostra amata città! Rivolgo pertanto un appello a tutte le forze politiche: calma, abbassiamo i toni, per favore. Accettiamo anche chi non condivide la nostra idea politica, perché è questa la base della democrazia e del vivere civile. Lavoriamo costruttivamente per il bene di Osimo e delle future generazioni».
Michelangelo Tumini, coordinatore di Sinistra Italiana del Circolo di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto, osserva invece che «la politica non puo’ ridursi al tifo come nelle partite di pallone. L’incresciosa scazzottata con cui è finito il diverbio avvenuto durante il volantinaggio elettorale ad Osimo ci obbligano ad esprimere il più sentito rammarico per il fatto in sé, ma anche per formalizzare un invito ad abbassare i toni ed a non utilizzare parole e scritti che possono alimentare astio e risentimento per l’avversario politico, tanto da indurre i più diseredati a darsele senza alcun motivo che possa giustificare l’uso inmproprio sia delle parole che delle mani».
Tumini ricorda inoltre che «la politica è scelta e confronto per trovare la soluzione dei problemi e per dare risposte ai bisogni dell’intera collettività. Oggi più che nel passato il dramma che ci assilla è la mancanza del lavoro, che provoca in chi l’ho ha perso o non riesce a trovarlo un giustificato disagio e risentimento nei confronti di chi ha scelto di assumersi l’onere di governare un Comune grande o piccolo che sia, o sia stato eletto per affrontare tale tema e tanti altri a livello Regionale, Nazionale ed Europeo. Se tutti crediamo che questo deve essere il ruolo della “Politica”, chi la pratica non può che impegnarsi ad utilizzare qualsiasi mezzo per raggiungere l’obiettivo di conquistare i consensi elettorali senza esacerbare il clima con la criminalizzazione dell’avversario o con promesse di concessioni e realizzazioni che sa perfettamente di non poter mantenere illudendo gli ignari e potenziali elettori».
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