Non si sono incontrati i militanti di Casa Pound e gli attivisti del Coordinamento antirazzista e antifascista di Osimo, perché tra loro si è frapposto un cordone di sicurezza rafforzato. Oggi pomeriggio mentre nella Sala convegni dell’Hotel La Fonte di via Fontemagna, Simone Di Stefano, vice presidente nazionale di Casa Pound parlava di uscita dall’euro, di sicurezza e lavoro non lesinando critiche al governo giallo-verde, fuori una decina di attivisti antifascisti da piazza del Comune cercava di raggiungere proprio via Fontemagna per posizionare gli striscioni di protesta sulle mura. Il gruppo, però, è stato fermato da un cospicuo numero di poliziotti che ne ha impedito l’accesso fin da via dei Macelli e ha proceduto all’identificazione dei presenti.
Uno dei manifestanti, un avvocato, si è recato in Commissariato intenzionato a sporgere denuncia per un blocco delle strade non preannunciato, ne’ -a suo giudizio- autorizzato. «Ma la denuncia non è stata formalizzata per assenza di agenti» ha lamentato il Coordinamento che alla fine ha posizionato gli striscioni in un altro angolo del centro storico, sopra i Tre Archi, ben visibili da Largo Trieste. «Quello che è successo oggi a dei cittadini che volevano semplicemente esporre due lenzuola con la scritta ‘Osimo antifascista’ rifacendosi ai principi costituzionali, è davvero molto grave» hanno commentato i presenti alla manifestazione.
Nel frattempo, all’interno della sala conferenze dell’Hotel La Fonte, che da anni ospita manifestazioni culturali ed eventi politici senza pregiudiziali, il candidato consigliere Giorgio Magi (Difendi Osimo) illustrava il programma elettorale per le Comunali, raccontando a Di Stefano della «urbanizzazione selvaggia» messa in atto negli ultimi decenni ad Osimo. «Noi ci abbiamo messo la faccia e ci siamo messi al servizio dei cittadini senza promettere nulla. – ha rimarcato – Sicuramente non prometteremo la variante nord per 25 milioni di euro e neppure la strada di bordo per la quale non ci sono i finanziamenti. Dopo 4 anni di immobilismo e dopo tante auto rotte, questa amministrazione uscente solo in queste settimane sta tappando le buche sulle strade». Anche in questo contesto, per questioni di sicurezza e ordine pubblico, gli agenti hanno identificato diversi iscritti di Casa Pound tra i 100 seduti in platea, alcuni in arrivo dal Maceratese, da Ancona e Senigallia.
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