Il prossimo 26 maggio si svolgeranno le consultazioni per la scelta di 76 europarlamentari e in oltre 3.800 Comuni italiani si rinnovano i sindaci e i consigli comunali. Nella provincia di Ancona in particolare sono 30 le città chiamate al voto. Per l’election day, i seggi resteranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 di domenica prossima. Dopo la chiusura delle urne si procederà subito con la scrutinio del voto per le Europee. Alle ore 14 del 27 Maggio inizierà invece lo scrutinio per il voto delle Comunali. Il successivo eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci (previsto solo per Osimo nella provincia di Ancona) avrà luogo il 9 giugno.
I DOCUMENTI – I documenti di identità da presentare al seggio al momento del voto, secondo le istruzioni ministeriali, sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie:
a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione;
b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.
LA TESSERA ELETTORALE – La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso tale ufficio al fine di evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione; l’ufficio elettorale resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
COME SI VOTA PER LE COMUNALI– Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei Comuni. Nei Comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. È eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti si può:
-tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;
-tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri;
-esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 9 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
LE PREFERENZE – Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Nei Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza. Nei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza
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