Domenica il ballottaggio che decreterà il nuovo sindaco di Osimo. Oggi per i due candidati sindaco, Dino Latini (Liste Civiche, al 34,95% del consenso al primo turno) e Simone Pugnaloni (Pd-centrosinistra al 28,74%) è stata una giornata intesa. Il pomeriggio è iniziato con l’ultimo faccia a faccia in vista del voto, moderato dal direttore generale di Confcommercio Marche Centrali, Massimiliano Polacco, che ha posto ai due sfidanti 7 domande, filtrate e scaturite da un confronto attento con la categoria. In un clima sereno, nella Sala Maggiore del Comune di Osimo si è parlato di viabilità, valorizzazione e decoro del centro urbano, di pressione fiscale, sicurezza, parcheggi, cultura e turismo per far vincere ad una Osimo proiettata avanti di 5 anni le sfide del futuro. Ecco che cosa hanno risposto i due avversari politici.
Simone Pugnaloni– Il candidato democrat ha ricordato di aver messo mano, come primo impegno nel suo precedente mandato amministrati all’abbattimento dell’aliquota Irpef, ferma da anni al tetto massimo dell0.8% «l’abbiamo abbassata introducendo gli scaglioni di reddito e abbiano esonerato dal pagamento le fasci di popolazione più debole. E così è successo per l’Inu abbattuto». Poi ha ricordato gli sgravi fiscali introdotti per il commercio con la No Tax Area in centro storico (che sarà riproposta) e per il futuro ha anticipato di voler scontare gli oneri di urbanizzazione a chi investe acuistando o ristrutturano edificio preesisttni, capannoni o negozi. Per il centro sarà studiato un nuovo regolamento per il dehors, «Una promessa che manterrò nei primi centro giorni di mandato» ha specificato Pugnaloni che ripeterà anche l’esperienza della sperimentazione con la Sgrr Marche con le garanzie sul credito. Nei prossimi anni calerà anche la Tari «che è già stata abbassata me che lo sarà ancora di più grazie all’attività dell’impianto di trattamento rifiuti di Ostra» ha assicurato il candidato del Pd.
Dino Latini – Per il candidato dei movimenti civici le imprese del centro storico dovranno restare in ‘zona franca’, che significa costi zero per la Tosap, ma anche per le altre tasse che gravano sul centro. «L’abbattimento della Tosap è una battaglia che abbiamo portato anche in questi 5 anni di mandato come minoranza, il nostro ordine del giorno è stato approvato ma non è stato attuato» ha ricordato. Sulla Tari invece Latini ha ribadito che se la raccolta differenziata dei rifiuti è arrivata a quota 75% avrebbero già dovuto esserci sconti in bolletta. «Noi punteremo ad attuare la strategia di pagare lo smaltimento rifiuti per quello che realmente è. Modificheremo quindi il regolamento attuale che permetterà di pagare in bolletta quello che realmente viene smaltito dall’utente e non più di calcolare la Tari sui parametri dei metri quadrati dell’abitazione o azienda e sul numero di compomenti del nucleo familiare. La tassazione deve essere pari a quello smaltito». Anche per l’Imu e le aree fabbricabili saranno previsti sconti contro «gli aumenti del 30% registrati negli ultimi anni. Dobbiamo pensare di tornare ad un applicazione del buos senso nella tassazione».
Dino Latini – Per il sindaco delle Liste civiche non bastano solo le telecamere ma servono più agenti della Polizia locale sul territorio. «Dobbiamo implementare il numero dei Vigili urbani e creare la polizia di prossimità. Oggi sono in servizio solo 21 agenti mentre prima ce n’erano 35. noi vorremmo portarli a a 50 per tornare ad attivare anche i controlli serali». Latini ha poi evidenziato che vanno riaperti i percorsi di controllo dei volontari, un occhio sulla città determinante per segnalare «anche quello che succedeva all’una di notte. Il ripristino di questo servizio è necessario» In questo quadrio non mancherà la massima collaborazione con le altre forze dell’ordine. E’ poi importante che anche il centro storico sia ripopolato. «Un tempo ci abitavano 5000 residenti, oggi solo 2000. Dobbiamo ripartare gli osimani a vivere in centro». Il senso di percezione dei reati spesso è alterato ma nelle frazione osimane, nelle scorse settimane si sono realmente verificati furti e allora potenziare la rete di controlli anche con i vigili urbani diventa indispensabile.
Simone Pugnaloni – Per il sindaco dem Osimo è una città sicur come confermato le statiotsioche sui reati di carabinieri e polizia. Ma per prevenire e contrastare i reati l’amministrazione di centrosinistra negli ultimi 5 anni ha investito 150.000 euro nell’acquisto di telecamere di ultima generazione. «Di recente le abbiamo isntallate in punti critici della viabilità anche nelle frazioni» ha ricordato Pugnaloni. «Continueremmo su questa strada. E vero che serve un agente ogni 1000 abitanti, ma la legge fino al 2018 ci ha impedito di fare concorsi e di assumerne di nuovi. Oggi dopo il concorso di 2018 esiste una graduatori di 21 agenti dalla quale attingere nuovo personale». Ha poi rammentato alla platea che la sua amministrazione ha salvato dalla chiusura il commissariato andando a Roma al Viminale. «Da quel giorno si è aperta anche una fase di rapporto framco con tutte le forze dell’ordine. Osimo ha 10 frazioni e un territorio di 105 km/q.» Pugnaloni ha annjunciato che presto verrà indetto anche un concorso per Ufficiale della Pm osimana perché il comdante Graziano Galassi entrerà presto in trattamento di pensione.«Per assumere personale bisogna però anche fare i conti con il bilancio un gante della polizia municipale costa e dobbiamo fare i conti anche con il bilancio. Le mie sono risposte sincere: la zona franca nel centro storico proposta da Latini costerà tantissimo»
Simone Pugnaloni – La massima soddisfazione per Pugnaloni sul fronte viabilità è aver realizzato la rotatoria sulla Ss 16 di Osimo Stazione e aver abbozzato la variante Nord. «Per Osimo Stazione abbiamo fatto la rotatoria, e per in futuro pensiamo a costruire una rotonda anche all’incrocio tra via Cagiata e via Flaminia II davanti alla caserma per i vigili del fuoco e poi tra via Montefanese e via di Filottrano, incrocio altrettanto pericoloso» ha evidenziato. Poi c’è la variante nord: «Abbiamo ricevuto 3.100.000 e 10000 euro per realizzare le tre rotatorie con i fondi Cipe. Se mi darete la possibilità nei prossimi 5 anni di amministrare vi prometto che non ci sarà più traffico in via Marco Polo e non impiegheremo più 40 minuti per arrivare da via Marco Polo a Padiglione».
Dino Latini – Le liste civiche invece completeranno la strada di bordo «0perchè il progetto è già stato approvato ed esiste. Simone che parla di variante nord in realtà ha completato solo dei tratti che abbiamo disegnato a noi con la strada di bordo. La variante nord non esiste e non c’è alcun documento ufficiale che ne testimonia l’esistenza. Immaginate di dover passare nella valle dello Scaricalasino per arrivare ad Ancona, transitando fino a San biagio. E’ impossbile in ordine di tempo e impraticabile. Noi completeremo i due tratti che mancano per la strada di bordo: quello di via Molino Basso e via San Giovanni. Si può migliorare anche il sistema di senso unico dalla Gironda fino al San Carlo per decongestionare dal traffico la città» .
Dino Latini – Per Latini non c’è stata attenzione al decoro del centro storico negli ultimi 5 anni. «Il canteire sotto al loggiato è fermo da mesi, per non contare i disagi per i lavori ai sottoservizi nelle piazze centrali. La città è inservibile. Ripartiamo quindi dagli arredi, con la sistemazione di tutte le vie e le piazze come fatto durante il nostro mandato che segnò anche l’apertura delle grotte. Osimo deve essere valorizzata come San Gimignano in Toscana». L’illuminazione pubblica va rivista secondo i sistemi moderni standard migliorativi ed è necessario un regolamento più severo per chi abbandona le deiezioni canine sui selciati e per il contenimento della popolazione dei piccioni. Il mercato coperto rischia di dover rivedere i lavori perchè quelli precedenti non sono stati fatti bene. «L’area va riqulificata e rivista perchè non po’ essere d’accoglienza per altre aree. – ha detto – E così per i parcheggi: dobbiamo ritornare alla multina da 4 euro e poi modificare le autorizzazione per i residenti. Oggi i parcheggi vanno a detrimento di chi ci abita e chi svolge attività commerciali in centro»
Simone Pugnaloni – «Abbiamo alimentato una collaborazione con i commercainti e da qui ripartiremo. La colonia dei piccioni è sotto controllo ma possiamo certo ancora migliorare. Stiamo anche ripulendo le statue acefale dell’atrio comunale che sono il nostro biglietto da visita e lo faremo e lo abbiamo fatto per tutti gli altri monumenti della città. Fonte Magna è stata restaurata e c’è un percorso archeologico illuminato anche di notte con le mura romane in risalto. Per l’illuminazione il Comune ha portato aventi un progetto di ammodernamento di 13 punti luce sul territorio per 500.000 euro di opere. L azienda che ha concorso con Astea ha terminato il percorso dei controlli Anac e ora siamo pronti ad aggiudicarela gara d’appalto». Pugnaloni ritiene però proprio il mercato coperto il punto forte dei progetti della sua amministrazione: «Stiamo finanziando il secondo stralcio dei lavori. E a Natale potremo tornatìre tutti a cinema con il nuovo auditorium all’ex Concerto. Abbiamo inoltre ottenuto un finanziamento per fare un ridotto alla Nuova Fenice negli ex magazzini Campanelli. Non è responsabilità del Comune se poi certe ditte partono con i lavori e poi si fermano. Nel centro storico abbiamo rifatto i sottoservizi e poi anche il selciato».
Simone Pugnaloni – Il centrosinistra ha promosso una mostra all’anno durante l’ultimo quinquennio registrrando 100.000 presenze turistiche e + 40% di abbonamenti per la stazione di prosa. Ha rilanciato la Nuova Coppia Pianisti e «la scorsa settimana sono arrivati anche i croceristi. Il rappoirto istituzionale con la Riviera del Conero per scambio turisti. abbiamo riportato a Osimo la stagione sinfonica. Adesso vogliamo rivalutare l’associazionismo della nostre frazioni: ogni comitato dovrebbe concorrere a rilanciare il percorso sia fatto anche in centro storico, perché Osimo è una città senza periferia». Pugnaloni ha anche ricordato che il Giro d’Italia è costato 150.000 euro «trovati e coperti dagli sponsor e in 2 giorni le attività di Osimo hanno incassato parecchio. La città è stata vista in mondovisione. E qualche giorno fa una coppia di Salisburgo in visita ad Osimo mi ha raccontato di aver visto la città proprio in Tv. Non credere alla bugia: c’è una sentenza della Cassazione che vieta la multina da 4 euro. Sono pronto a discutere con tutti voi su qualsiasi meccanismo per rivedere i parcheggi del centro, a parlare di 30 stalli bianchi in centro. Ma non non diciamo menzogne».
Dino Latini – Per Latini la città deve tornare ad essere attrattvia del punto di vista commerciale. «Nel dopoguerra era la principale città commerciale della provincia. La vocazione culturale e turistica viene di conseguenza, basta pensare a Fano e a Ciivitanova. Noi punteremo sul commercio, dove c’è anche la cultura certo, ma la mostra non fa sistema, da sola non basta. Lo sappiamo perché abbiamo iniziato noi la stagione della mostre con Da Rubens a Maratta. L’azione del turismo deve essere diffusa, i turisti dell’est apprezzano i borghi e le nostre bellezze naturali, ma dobbiamo rendere attrattivo anche il commercio anche verso le realtà limitrofe. Dobbiamo avere un pertanto un impianto di risalita che funziona sempre e avere un ritorno per chi viene a Osimo e non deve essere salassato dalla multe per le soste. E poi non è possbile pensare che non si può entrare in Comune per le barriere architettoniche. Dobbiamo dare un minimo di credibilità in termini di servizi. Dobbiamo mettere seduti ad un tavolo, operatori del Comune e chi lavora nel settore, in un ottica 4.0».
Dino Latini – Scuolabus, nidi e asili devono tornare a costare come nel 2014. Il centro storico deve essere ‘zona franca’ e il piano parcheggi fa rivisitato
Simone Pugnaloni – Secondo il sindaco dem Latini non dice «dove prende i soldi per abbattere i costi della Asso». Pugnaloni è disponibile a rivedere gli stalli bianchi dentro le mura, il regolamento Tosap e per i dehors . Nei primi 100 giorni di mandato vuole inoltre azzerare i costi delle quote sociali nello sport per i giovani che si avvicina per la prima volta al mondo dello sport, prima ancora di diminuire il costo della mensa «visto che c’è un regolamento, non si può imporre la stessa tariffa al figlio del notaio e a quello dell’operaio».
Simone Pugnaloni – La squadra di Pugnaloni «0sarà altezza delle aspirazione della città, ma il patto più grande lo faremo con gli osimani e prima del risultato di domenica sera non si potrà dire nulla, poi si valuterà. Intendo comunque inserire in giunta personalità esterne per dare il giusyo mix per la città e tra coloro che sono i miei collaboratori. Prima però il patto con gli osimani. Per questo motivo non abbiamo fatto apparentamenti: il programma è una base di partenza ma poi amministrare Osimo è una cosa seria».
Dino Latini – Per la squadra Latini invece ci rifarà a 2 punti salienti del suo programma.«Primo, l’azzeramento delle indennità degli amministraori che era uno dei punti del programma del 2014. Chi entrerà in giunta non percepirà indennità. Secondo, accettare i contrappesi istituzionali del controllo. Non ci sarà solo la voce del sindaco ma anche quella di chi collabora con il sindaco, e poi quella delle oppoposizone e del mondo della società civile. In ogni Cda, nelle case di riposo ci sarà la voce di un contrappeso istituzionale, Ma è chiaro che anche io ne parlerò dopo le elezioni. Fin d’ora dico: porte aperte a tutti quanti, a chi vorrà contribuire e vorrà riboccarsi le maniche».
APPELLO AL VOTO
Dino Latini –«Tornate a votere perchè e un diritto costituzionale, congelare il voto significa non incidere su qualcosa che avviene ogni 5 anni. La nostra proposta è il rilancio della città, a partire dalll’ospedale che per legge deve essere pubblico e non un geriatrico. Dobbiano ripartire da quello che è il nostro diritto. Poi dobbiamo ricreare un azienda luce e gas, e abbattere i costi dei pulmini. La tassazione va ridistribuita come avevamo fatto nel 2011. Osimo ha bisogno di riprendersi il suo patrimonio storico».
Simone Pugnaloni -«Il mio è un appello a credere nella sincerità perchè gli amministratori non siamo professionisti che prendono incarichi dalle Partecipate. L’inclusione dell’Inrca parte da un protocollo firmato nel 2013 anche da Gilberta Giacchetti. La legge Madia ci ha costretto a vebndere le azioni Astea. Latini si è ‘speso’ tutto per essere rieletto sindaco è stao ljui a vendere Astea. Tutto documentabile. Questa è stata la differenza tra me e lui. Se abbiamo fatto scelte impopolari è perchè abbiamo applicato semplicemente la legge. E dopo aver salvato l’ospedale con la fusione con l’Inrca vogliamo far nascere la Casa della salute e poi costruire una nuova casa di riposo all’ex Muzio Gallo».
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