di Maria Paola Cancellieri
Una cerimonia sobria ma interpuntata da applausi e scaldata dagli abbracci. Stamattina ad Osimo la consegna della fascia tricolore e delle chiavi della città al sindaco Simone Pugnaloni che inizia così il suo secondo mandato amministrativo. Foto di rito,un po’ di commozione, l’affetto della famiglia (oltre alla moglie Elena, tra il pubblico c’erano i genitori ed i nonni del primo cittadino) le acclamazioni dei sostenitori e l’annuncio di nuovi progetti per la città. Le nomine della giunta saranno ufficializzate la prossima settimana ma oltre alla conferna che Paola Andreoni sarà scelta come vicesindaco trapela che l’esecutivo a 7 questa volta sarà più rosa del passato con la riconferma di Federica Gatto, Annalisa Pagliarecci, Michela Glorio. Le quote azzurre saranno ancora invece rappresentate da Mauro Pellegrini, Alex Andreoli e Flavio Cardinali. E’ probabile però un rimpasto di deleghe rispetto a 5 anni fa. Il sindaco, che terrà per se’ la delega al Bilancio, sembra intenzionato a consegnate anche diverse deleghe consiliari su materie e discipline sensibili a diversi consiglieri comunali.
«Quella alla Sanità andrà sicuramente all’ex assessore Daniele Bernardini che per questo mandato farà un passo indietro in giunta e resterà nella Sala Gialla. – ha annunciato il sindaco Pugnaloni al margine della cerimnoia ufficiale – Sarà lui a seguire il progetto di Casa della Salute per l’ospedale con i medici di medicina generale. Altre deleghe importanti saranno assegnate alle consigliere Eliana Flamini e Frida Paolella, ciascuno nel proprio ambito professionale. Sono in sostanza assessori aggiunti senza indennità» L’altra partita si giocherà proprio nell’aula consiliare. In corsa per la presidenza senza esserci Giorgio Campanari (Pd) se si seguirà il criterio del più votato dopo i nomi che entreranno in giunta, mentre potrebbe aspirare a guidare il gruppo di maggioranza democrat, Diego Gallina Fiorini.
Da regolamento comunale l’incarico di presidente dell’assemblea cittadina non può essere affidato ai candidasi sindaci sconfitti che siedono all’opposizione «Ritengo però opportuno – ha ribadito Pugnaloni – coinvolgerli nella vita delle società partecipate, come consiglieri nei consigli di amministrazione di Astea, Asso, della Osimo servizi e nel cda del Bambozzi come contrappeso istituzionale funzionale a vigiliare sul buon andamento». Nella Sala Gialla il primo consiglio comunale si riunirà il 25 o 26 Giugno ed è già previsto uno ‘scorrimento’ di consiglieri se, come sembra, le nomine in giunta saranno antecedenti alla prima seduta mentre la surroga dei consiglieri che entreranno nei Cda delle Partecipate sarà formalizzata nelle sedute successive. Mentre Dino Latini con i suoi 5 consiglieri di minoranza potrà costituire il gruppo consiliare delle liste civiche, David Monticelli (M5S), Achille Ginnetti (Progetto Osimo Futura) e Alberto Maria Alessandrini (Lega) non potranno, sempre per regolamento costituire monogruppoi con i propri simboli di partito o movimento (servono almeno 2 consiglieri per fare un gruppo o firmare una mozione consiliare), ma dovranno confluire tutti nel Gruppo Misto scegliendo tra loro il capogruppo.
Il terzo step che il sindaco affronterà prima di andare in vacanza sarà la nomina delle cariche vacanti nelle Partecipate e negli enti collegati al Comune di Osimo. E’ già noto che sarà riconfermato ad di Astea spa Fabio Marchetti, ma resteranno al loro posto anche Antonio Osimani, amministratore di Dea e Laura Cionco, presidente del Cda della fondazione Bambozzi (il mandato dell’attuale presidente della Grimani Buttari invece scadrà solo nel 2022). Per la Asso sono in atto confronti mentre si vocifera che ad Energia Nuova, una delle liste della coalizione di centro sinistra andrà l’amministratore delegato di Osimo Servizi. Continueranno infine a lavorare per il Comune di Osimo l’attuale segretario generale, Giuliano Giulioni che oggi ha consegnato la fascia tricolore al sindaco, gli attuali dirigenti anche se sono previste new entry proprio in alcuni settori chiave della macchina amministrativa.
(foto Bruno Severini)
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