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Whirlpool, rinviato l’incontro al Mise

COMUNANZA - Il summit era stato convocato per il 21 giugno. Non si ferma l’esodo volontario che nello stabilimento piceno riguarderà ben 70 dipendenti (40 l’11 giugno) con un’età media di 54 anni e un incentivo netto di 67.000 euro. Armandi (Ugl): «Chiaro segnale di poca fiducia nel futuro»

Il sit-in dei lavoratori davanti lo stabilimento di Comunanza

di Maria Nerina Galiè

E’ stato rinviato al 25 giugno l’incontro al Mise, precedentemente convocato per il 21 giugno, per la vertenza Whirlpool con al centro lo stabilimento di Napoli e il rischio che si rimetta in discussione l’intero piano industriale 2019-2021. Nel frattempo a Comunanza il numero dei dipendenti in esodo volontario dall’1 luglio sono saliti a 70. Erano 40 l’11 giugno e 27 a inizio mese. E l’età media è di 54 anni. Percepiranno un incentivo di 85.000 euro lordi, che al netto sono circa 67.000. Il sito piceno passerà quindi da 451 maestranze a 381. E’ bene inoltre ricordare che il termine ultimo per fare domanda scade il 30 giugno, anche se a Villa Pera la prossima settimana ci sarà il fermo collettivo. «Il dato è allarmante – commenta Francesco Armandi, ex Rsu di Comunanza e attuale coordinatore Whirlpool per Ugl – e un chiaro segnale di mancanza di fiducia nel futuro». Il dato è emerso questa mattina, giovedì 20 giugno, nel corso di una riunione all’interno dello stabilimento piceno tra i rappresentanti dei lavoratori e i dirigenti locali. Ci sarà da capire adesso se, ed in che modo, la drastica diminuzione di personale modificherà le turnazioni e le ore di lavoro di coloro che rimangono.

Il tavolo al Mise con il ministro Di Maio

Sulla vertenza, accanto al ministro Luigi Di Maio, che sta usando tutti i mezzi a disposizione (revoca degli incentivi e volontà di coinvolgere la proprietà della multinazionale americana), è sceso in capo anche il premier Giuseppe Conte. Lo scorso 18 giugno, in occasione della consegna dei diplomi della Cisco Academy e della Apple Developer Academy nel capoluogo campano, il premier ha incontrato una delegazione di lavoratori, assicurando loro che il Governo farà “tutto il possibile per garantire l’occupazione a Napoli”.

«Mi auguro il meglio per Napoli – dice ancora Armandi – ma anche che Comunanza non passi in secondo piano. Anche qui ci sono problemi. Il terremoto, la crisi delle aree interne. Ricordiamo che lo stabilimento è in sofferenza da anni e qui si conta sugli investimenti e soprattutto sul rilancio dei volumi. Anzi, non basteranno le lavasciuga a incasso che dovrebbero rientrare dalla Polonia per compensare la perdita delle lavatrici top di gamma e rendere sostenibile il sito produttivo».

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