Amministratore unico della Tpl Osimo srl, l’azienda che gestisce per conto del Comune il servizio di trasporlo pubblico locale: anche il capogruppo di ‘Progetto Osimo Futura’ chiede chiarimenti sulla posizione di Massimo Luna (Pd), di fatto attualmente in carica al vertice della srl e della sua ineleggibilità a consigliere comunale. Achille Ginnetti ha inviato una richiesta al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e al Segretario comunale sulla vicenda. Il consigliere Ginnetti, Nella votazione sulla convalida dei consiglieri eletti avvenuta nella prima seduta del Consiglio comunale di Osimo, lo scorso 26 Giugno, Ginnetti è stato l’unico ad astenermi mentre gli altri 23 consiglieri hanno votato a favore.
Nell’istanza, riportandosi alle disposizioni normative del Testo Unico Enti Locali, il consiglieri di ‘Progetto Osimo Futura’ ricorda che l’impossibilità di essere eletti alla carica di sindaco e consigliere comunale per “…i legali rappresentanti ed i dirigenti delle società per azioni con capitale superiore al 50 per cento rispettivamente del comune o della provincia…”. «La Corte di Cassazione sez. Civile si è espressa chiarendo che “…la norma deve essere interpretata nel senso che si trovano in situazione di ineleggibilità tutti coloro che rivestono nella società partecipata cariche che comportano l’esercizio di poteri di organizzazione e di gestione” (I Sez. 27/10/93 n. 1070), e che “ai fini dell’applicazione della norma non ricorre alcuna differenza tra le società per azioni e le società a responsabilità limitata” (I Sez. 29/08/2011 n. 17679).- ricorda Ginnetti – Le dimissioni di Massimo Luna da Amministratore Unico della società TPL srl, sono state presentate solo formalmente al Comune di Osimo e alla stessa Società amministrata, avendo invece il signor Luna di fatto mantenuto e continuato ad esercitare tutti i poteri di gestione. Le dimissioni presentate sono quindi da considerare del tutto prive di efficacia in quanto, essendo amministratore unico, la cessazione della carica e dei conseguenti poteri avrebbe dovuto essere effettiva, con sostituzione immediata ed assunzione dell’incarico da parte di altro Amministratore».
Nello spirito e nell’intento della norma la condizione di eleggibilità «si sarebbe verificata solamente in caso di cessazione totale e di sostituzione della sua figura, prima della presentazione delle liste elettorali, con altro amministratore unico. – secondo Achille Ginnetti – In presenza di un consiglio di amministrazione le dimissioni sarebbero state immediatamente efficaci se fosse rimasta in carica la maggioranza dei consiglieri, ma nel caso di specie la mancata sostituzione di Luna quale Amministratore della TPL srl fa sì che, essendo le sue dimissioni del tutto inefficaci, egli deve considerarsi tuttora in carica come amministratore unico della stessa Società. Ciò risulta confermato dal suo stesso comportamento, almeno fino al 28 giugno scorso, avendo continuato a compiere atti conseguenti alla sua carica (sottoscrizione di atti, ecc.) In definitiva, appare che Massimo Luna possa continuare ad operare come amministratore della TPL srl ma, per i motivi sopra esposti, non possa essere considerato consigliere comunale legittimamente eletto (commi 1 e 2 dell’art. 68 del TUEL)». L’invito rivolto al sindaco, al presidente del Consiglio e al segretario comunale che è un po’ il notaio dell’aula consiliare, è quindi quello di prendere «gli atti conseguenti ognuno per quanto di competenza ed a verificare la validità delle deliberazioni assunte dal Consiglio Comunale con la presenza di Massimo Luna quale consigliere».
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