di Martina Marinangeli
(foto di Giusy Marinelli)
Un altro pezzo del porto dorico pronto a cambiare volto. Dopo l’abbattimento dei silos – da completare dopo l’estate – una nuova vita aspetta l’edificio dell’ex Carbonile Enel, che nei progetti del Frittelli Maritime Group, aggiudicatario della concessione, diventerà un deposito ultramoderno per lo stoccaggio merci con raccordo ferroviario (già in dotazione alla struttura) per lo schema consolidato di intermodalità (nave-rotaia-gomma) e per un traffico in grado di consentire un trasporto continuo delle merci in import ed export.
Al presidente del gruppo, Alberto Rossi, non devono essere sfuggite le potenzialità dell’edificio, inutilizzato da almeno quattro anni e con le concessioni scadute da due: i 15mila mq di estensione, di cui 10mila coperti, gareggiano per superficie e distribuzione interna con gli hub di Amazon e sono situati a ridosso della più importante banchina del porto (la numero 26). La lunga istruttoria per l’aggiudicazione dell’area si è conclusa lo scorso 19 giugno, con la delibera favorevole dell’Autorità portuale di sistema, ma la firma della concessione è arrivata solo mercoledì. La richiesta per ottenerla è partita un anno fa dall’Fmg, a cui si è contrapposta una Rti composta da quattro aziende e, dopo una procedura comparativa, si è scelto il vincitore. La concessione avrà una durata di quattro anni (con possibilità di rinnovo) e il gruppo ha previsto un investimento tra i tre ed i quattro milioni per i lavori di ristrutturazione, ammodernamento e rilancio dell’ex Carbonile – in partenza da subito –, che prevedono, tra le altre cose, il rialzo della pavimentazione di almeno 70 cm e l’abbattimento di quattro delle cinque vasche che un tempo contenevano il carbone.
Restyling totale anche per gli impianti elettrici ed idrici e nei piani superiori sono previsti uffici confortevoli per i dipendenti, conference room, spogliatoi, bagni e docce per i camionisti e una sala d’attesa con telecamere all’ultimo piano per controllare la merce che arriva di notte. «Guardiamo al futuro, ma recuperando il passato – ci tiene a specificare Rossi –. L’ex carbonile, e sottolineo ex, in quanto quello che vedremo tra sei mesi sarà un complesso moderno ed elegante e non un semplice deposito, costituisce una nuova sfida che il nostro Gruppo ha lanciato nella logica della diversificazione. È una struttura unica nel suo genere nel porto di Ancona, che riuscirà a combinare l’equazione che tutti sognano di risolvere: costi competitivi a fronte di una massima efficienza. Anche lo scalo dorico potrà finalmente offrire agli operatori internazionali un’avanzata logistica portuale di massima qualità». Gli investimenti previsti per il nuovo asset firmato Fmg consentiranno allo scalo dorico di movimentare volumi di merci più rilevanti e di acquisire nuovi traffici in grado di raggiungere i mercati più lontani del Nord e dell’Est Europa/Asia, anche grazie ai collegamenti alla rete TEN-T di cui Ancona fa parte.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati