Svolta nelle indagini sulla tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, la discoteca dove l’8 Dicembre 2018 morirono 5 giovani tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39. I carabinieri del comando provinciale di Ancona hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Ancona Carlo Cimini, nei confronti di 7 soggetti, residenti nella provincia di Modena, tutti ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine, e sei di loro anche di omicidio preterintenzionale, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.
L’indagine, condotta dal nucleo investigativo del reparto operativo di Ancona sotto la direzione della locale Procura della repubblica e coordinata dal procuratore della repubblica Monica Garulli e dai sostituti procuratori Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, ha consentito di individuare sei soggetti, di età compresa tra i 19 e 22 anni, presenti all’interno della discoteca di Corinaldo, responsabili della morte dei 5 adolescenti e della 39enne nonché di lesioni personali ad altre 197 persone, eventi verificatisi in seguito alla diffusione di uno spray al peperoncino all’interno del discoteca Lanterna azzurra clubbing dove avrebbe dovuto esibirsi il rapper Sfera Ebbasta.
Quella notte morirono Asia Nasoni, 14 anni, di Mondolfo; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; ed Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia. E’ stato inoltre accertato che i sette facevano parte di un gruppo criminale dedito a furti e rapine di monili in oro all’interno di discoteche del centro e nord Italia. I dettagli dell’operazione verranno resi noti alle ore 11, nel corso di conferenza stampa in procura.
Il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto ha espresso soddisfazione e ringraziamento all’Arma dei Carabinieri e all’Autorità giudiziaria di Ancona per la complessa operazione che ha portato all’arresto in carcere di 6 giovani accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni personali (oltre ad una settima persona per ricettazione) per la strage presso la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove morirono 6 persone. Il prefetto ha ricordato come, nell’immediatezza del tragico evento, presso la Prefettura di Ancona, per fare un primo punto di situazione sull’accaduto, si era tenuto un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Terminata la riunione, il Prefetto si era recato in vista a Corinaldo, per un incontro presso il luogo della strage con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
E interviene anche il presidente del Consiglio regionale, Antonio Matrovincenzo: «Sette arresti per la strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo nel dicembre scorso. Una banda di Modena specializzata negli scippi di monili in oro in discoteca. Sei sono accusati di aver spruzzato lo spray al peperoncino che poi causò la calca in cui morirono sei persone, una giovane mamma e cinque ragazzini. Un altro uomo è accusato di aver ricettato la refurtiva della banda. Poco fa ho telefonato al colonnello Carrozza, comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, per complimentarmi per questo importante risultato».
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