di Martina Marinangeli
«Avrebbe compiuto 48 anni il 19 agosto. Ho fatto immediatamente riaprire l’Ufficio anagrafe per avere notizie certe dopo aver saputo dell’incidente. Quando ho visto la foto, sono rimasto malissimo nell’associare il nome al viso: ci avevo parlato giusto un mese fa, durante una mostra sul riuso». C’è un filo di commozione nel ricordo di Claudio Brocanelli – l’uomo che ha perso la vita ieri (10 agosto) nel tragico incidente sulla Complanare nord di Senigallia – tracciato dal sindaco di Arcevia, Dario Perticaroli.
Brocanelli risiedeva con i genitori nella frazione Montale di Arcevia ed «era molto attivo nei Gruppi di Acquisto Solidale e sulle questioni ambientali e legate ai diserbanti – prosegue il primo cittadino –: ci eravamo visti alla mostra sul riuso (con opere d’arte create con materiali di riciclo) che abbiamo inaugurato a fine giugno e ho l’immagine nitida di questo ragazzo che viene a salutarmi per complimentarsi per l’iniziativa. Non era loquace, ma era molto interessato alle questioni ambientale e al settore del biologico, per i quali si spendeva tanto». E l’anima ecologica di Claudio è stata ricordata e celebrata anche sui social da chi condivideva le sue battaglie.
Come il Coordinamento Pesticidi Stop Marche, che scrive: «Claudio è colui che più di ogni altro ha contribuito a fondare il Coordinamento Pesticidi Stop – Marche. Numerosi i documenti prodotti a seguito di studi approfonditi. Dall’inquinamento dei corpi idrici, all’ultimo lavoro sui trattamenti contro le zanzare a Senigallia. Ha scritto, tra le altre cose, il Dossier pesticidi ed è autore della newsletter «All the pest». È comunque impossibile elencare tutto, è stato un attivista instancabile con un bagaglio enorme di conoscenze e competenze. Mancherà tanto a tutti noi, ma continuerà a guidarci con la sua pacatezza e la sua tenacia. Ciao Claudio». Un ricordo commosso a cui si unisce anche Luciano Principi, tra i promotori del Gruppo d’Acquisto Solidale Senigallia (GasS): «rimarrai nei nostri cuori, il tuo esempio di servizio, umiltà, competenza rivolto con determinazione al Bene Comune e testimoniando grande generosità non può essere dimenticato».
Nel 2015, Claudio cercava lavoro nella Rete di Economia Etica e Solidale, associazione definitivamente sciolta il 10 agosto 2018, come si legge sul sito. Nella presentazione della domanda, tracciava il suo profilo, quello di un uomo per cui i principi di sostenibilità e solidarietà erano le fondamenta imprescindibili della vita: «mi chiamo Claudio, vivo ad Arcevia (An) e sono diplomato in Ragioneria. Sono in mobilità da quasi due anni e mi terminerà il prossimo 9 settembre. Ho lavorato per circa 20 anni come impiegato, soprattutto all’Ufficio Clienti e Spedizioni. Sempre da circa 20 anni mi interesso di biologico come consumat(t)ore e dal 1998 sono attivo nei GAS. Coltivo un orto biologico/sinergico familiare da oltre quattro anni. Lo scorso anno ho lavorato all’Ufficio Turistico di Arcevia con tanta passione e altrettanta soddisfazione. A maggio di quest’anno ho ottenuto una specializzazione per Tecnico della Promozione e Valorizzazione Turistica.
In precedenza ho ottenuto le qualifiche di Aiuto Cuoco nella Ristorazione Tipica Marchigiana e di Operatore Automazione d’Ufficio. Ho svolto altri corsi nel settore della ristorazione (soprattutto pizzeria) e di lingue (inglese e spagnolo). Cerco un lavoro che sia coerente con i principi di eticità e sostenibilità, riguardante mansioni inerenti alle mie esperienze lavorative, formative e personali. Sono disposto a spostarmi in ambito regionale». Un autoscatto che immortala per sempre chi era Claudio Brocanelli.
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