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Crisi di governo, Arrigoni (Lega):
«L’accordo Pd-5 Stelle è contro natura»

IL COMMENTO del senatore, responsabile della Lega Marche, sui nuovi scenari che si stanno aprendo dopo le dimissioni del premier Conte

il senatore Paolo Arrigoni

 

«Le poltrone, alias governi, sono una cosa seria che si dà alle persone serie e le persone serie non fanno accordi contro natura per mantenere anche solo uno strapuntino purché ben retribuito. L’accordo Movimento 5 Stelle – PD che si va delineando è un mostro di ipocrisia politica ed umana figlio della volontà di autoconservazione della giunta Ceriscioli e della politica fallimentare dei pentastellati. Nato per aprire i palazzi del potere PD come scatole di tonno, il M5S di Coltorti e Terzoni ha finito per abboccare all’amo di Renzi e Boschi pur di mangiarsi l’esca, ma danno del verme traditore a Salvini, reo di volersi opporre a questo scempio della vera democrazia». Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, commenta così la crisi di governo.  «Altro che politica dei due forni, questa è politica del “Franza o Spagna purché se magna” – prosegue Arrigoni –. Anche nelle Marche questi paladini delle istituzioni dei “tengo famiglia” sceglieranno un avvocato saccente in doppiopetto e brillantina per rifarsi una verginità mettendo da parte l’impresentabile Ceriscioli? O ingoieranno ogni rospo nel tentativo estremo di non perdere la condizione di prìncipi? E a chi toccherà il compito assumere ogni responsabilità del fallimento di azioni e nobili propositi visto che qui non c’è un Salvini su cui poter gettare la croce in modo becero per mezzo di un’astiosa marionetta come Conte che getta la maschera in un intervento di basso spessore politico dimostrando di non essere l’avvocato del popolo, ma dei Palazzi amico dei poteri forti?» Per la Lega lo scenario marchigiano sta avviandosi a seguire lo stesso percorso nazionale con una differenza sostanziale: le elezioni sono già previste e la parola spetterà, giustamente, ai cittadini. «PD e M5S non potranno imbastire il solito inciucio di palazzo giustificato tacciando di irresponsabilità la Lega che chiede di far esprimere legittimamente i cittadini.La goccia che ha fatto traboccare il vaso del governo non è stata la sacrosanta azione di Salvini per sbloccare dei no sempre più frequenti (autonomia, flat tax, riforma ‘vera’ della giustizia, grandi opere, ecc. ) – spiega Arrigoni –. Per non votare e perdere centinaia di poltrone il M5S ha rinunciato anche ad una bandiera come il taglio immediato dei 345 parlamentari. Cosa sarà disposto a “dimenticare” nelle Marche dove nessuno li proteggerà dal giudizio dei cittadini? La lega c’è e chiederà conto a voce alta al PD e ai loro alleati last minute di una gestione fallimentare proponendo quell’alternativa chiara e concreta che i cittadini si aspettano».

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