«Settembre è il mese in cui dovremmo conoscere la decisione del Tar in merito al ricorso presentato dai Comuni dell’entroterra contro la decisione della chiusura del punto nascita dell’ospedale di Fabriano. Premesso che soltanto il pensiero che le donne fabrianesi in stato interessante possono essere seguite nel nostro ospedale sia prima che dopo il parto ma non durante perchè vengono spedite come pacchi altrove, ci sembra del tutto surreale, non possiamo che confidare in una decisione positiva che non veda negato il sacrosanto diritto alla salute ma che, al contrario, possa contrastare lo spopolamento dell’entroterra in un territorio già pesantemente in difficoltà». Katia Silvestrini, portavoce del ‘Coordinamento Cittadino Punto Nascita e Ospedale Profili Fabriano’ ricorda a tutti che è scattato il conto alla rovescia per conoscere l’orientamento dei giudizi amministrativi sulla spinosa vicenda ma che bisogna andare anche oltre quella pronuncia.
«Comunque sia, convinte come siamo, che la buona politica possa fare moltissimo, siamo certe di poter affermare – sostiene al Silvestrini – che è arrivato ormai il momento di convocare la conferenza dei sindaci e sedersi intorno ad un tavolo per trovare le modalità di riapertura del reparto Pediatria ma anche per pianificare le modalità di sopravvivenza del ‘Profili’ affinchè il nostro nosocomio venga rilanciato. Viviamo in un territorio difficile, il terremoto inizia a farsi risentire , l’inverno si avvicina e l’aspetto orografico del nostro territorio ci pone in condizioni di seria difficoltà. Il Punto nascita e la Pediatria sono chiusi, il destino di altri reparti è alquanto dubbio, la politica non può che prenderne atto e lavorare unita affinchè questa triste vicenda non pesi come un macigno sulle coscienze e non diventi il fallimento principale di un’intera società».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati