Come ogni anno la Cna nazionale pubblica il suo rapporto “Tax Free Day” sulla tassazione rivolta alle Pmi: Osimo registra un lieve miglioramento rispetto all’anno scorso ma scende di due posizioni nella classifica generale. Il 28 di luglio arriva finalmente, per Osimo, il giorno della liberazione: il Tax Free Day, vale a dire il giorno in cui l’imprenditore può finalmente cominciare a destinare i guadagni aziendali all’impresa e alla propria famiglia perché ha finalmente finito di pagare il Fisco italiano. Il calcolo avviene attraverso il Total tax rate (Ttr) da cui si ricava appunto il giorno “della liberazione”.
Dall’indagine della Cna Nazionale (consultabile al sito www.taxfreeday.it), condotta dal responsabile politiche fiscali Claudio Carpentieri, nel 2019 la città di Osimo vede una diminuzione della tassazione sulle imprese dello 0,9% con un Ttr che passa da 58,6% del 2018 all’attuale 57,7% facendo slittare il Tax Free Day dal 1 agosto al 28 luglio. Sostanzialmente si registra una diminuzione in quasi tutti i campi registrati (addizionali, contributi, Irpef), invariate invece Imu, Tari e Irap. Nella graduatoria nazionale Osimo si posiziona al 34 posto tra le 141 città prese a riferimento nella classifica nazionale, slittando di due posizioni più in basso rispetto al 2018.
«Nell’ambito dell’area vasta di Ancona – commenta Andrea Cantori, segretario Cna di Zona Sud di Ancona – l’indagine Cna pone la città di Osimo al primo posto: la tassazione più alta dell’area vasta è quella di Falconara con il Ttr al 61,1% (10 agosto posizionandosi al 101 posto) poi Ancona con un 58,5% (1 agosto posizionandosi al 53 posto) ed infine Osimo – conclude Cantori – Il fatto che Osimo sia scivolata di due posizione nella classifica generale indica che vi è stato un forte impegno di tutti i comuni nella riduzione, seppur minima, delle tasse rivolte alle Pmi».
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