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Turismo e viaggi nello spazio
con la Virgin Galactic:
lo spot firmato da un marchigiano

LONDRA - In anteprima ecco l'ultimo lavoro prodotto dal fermano Gianni Cerretani insieme al regista Corydon Wagner per promuovere gli ormai imminenti viaggi a pagamento nello spazio. "Vogliamo specializzarci in questo tipo di produzione pubblicitaria" ammette Cerretani, di passaggio a Fermo tra un meeting e l'altro in giro per l'Europa.  Tutto, nella produzione,  viene misurato passo dopo passo - VIDEO

di Sandro Renzi

Gianni Cerretani

101 secondi che emozionano. 101 secondi che lasciano il segno. 101 secondi che arrivano dritti al cuore e che lo scuotono. Non è solo uno spot quello a cui hanno lavorato Gianni Cerretani, fermano doc ma da anni residente a Londra, nella vita produttore esecutivo della casa di produzione Two of Us che ha fondato ed il regista Corydon Wagner.

Insieme sono il creative team che ha dato vita ad un piccolo capolavoro dell’advertising guardando al lavoro della Virgin Galactic, un ramo della multinazionale che, nata come casa di produzione musicale, ha poi diversificato i suoi investimenti puntando al mondo dei media e dei trasporti. E da ultimo a quello dei viaggi nello spazio. Ci sono già i primi passeggeri pronti ad abbracciare questa esperienza unica al costo di circa 250mila dollari.

Lo spot prodotto, che Cronache Fermane ha ottenuto in anteprima nazionale,  è un vero e proprio short che combina girato ad immagini di repertorio. Un mix che vuole descrivere attraverso gli effetti speciali l’aspirazione dell’uomo a superare i suoi limiti ed i confini del mondo. “Ad esplorare il cosmo che circonda il nostro mondo” racconta Gianni Cerretani parlando delle genesi di questo spot. “Un lavoro in cui la parte creativa ha avuto un ruolo fondamentale”. E non poteva essere altrimenti se l’obiettivo, peraltro centrato, doveva essere quello di confrontare i momenti topici della vita terrena di ogni essere umano, le sue aspirazioni ed i suoi progetti (amore, rischio, emancipazione, libertà) con target che prendono spunto dalla infinita e mai celata esigenza di conoscere e spiegare l’ignoto. Una compenetrazione resa magnificamente dalle immagini.

Il regista Corydon Wagner

Può forse sembrare strano descrivere uno spot in questi termini, ma solo guardando quei 101 secondi che di fatto hanno l’effetto di catapultare lo spettatore in un’altra dimensione, si può giustificare il ricorso ad una sorta di analisi quasi “psicologica” delle immagini e dei loro significati. Uno sforzo che andava fatto.

“Vogliamo specializzarci in questo tipo di produzione pubblicitaria” ammette Cerretani, di passaggio a Fermo tra un meeting e l’altro in giro per l’Europa.  Tutto, nella produzione,  viene misurato passo dopo passo. C’è corrispondenza allora tra le emozioni che ci inebriano quando affrontiamo un rischio abbastanza banale come potrebbe essere il tuffo da una scogliera e il proiettarci nello spezio cosmico dove si entra in contatto con una dimensione che è differente non solo fisicamente, per l’assenza della gravità, ma anche perché cambia la prospettiva e l’approccio rispetto a quello che ci circonda. Ebbene questi 101 secondo raccontano tutto questo attraverso immagini che catturano l’attenzione dello spettatore. Non semplici visioni o auspici. Tutto questo a breve sarà realtà. Si alternano così immagini di astronavi e lanci.

Per la prima volta i passeggeri sono astronauti e lo spazio diventa accessibile a tutti. Oltre alle immagini c’è anche il suono. Altro aspetto importante. “Perché c’è corrispondenza tra quello dello spazio ed suoni della terra. Il rumore del razzo e quelle delle onde, la profondità del cosmo simile a quella del mare, ovattata” prosegue Cerretani. E poi una chicca. La voce fuori campo è quella del  poeta filosofo angloamericano, Alan Wilson Watts, parole che si calano a pennello nella costruzione dello spot. Per realizzarlo ci sono voluti circa tre anni dalla sua gestazione. Sei giorni di girato tra Porto Rico, gli studi di New York e Coney Island a cui hanno lavorato  Collin Doherty (producer), Jonathan Schmidt e Timur Civan (Director of photography), Gino Fortubuono (Production Design), Mickey Todiwala (Editor), Perry Kroll (Effects), Vladimir Kucherov (Colour), Weston Fonger (Spudn design), Mike Dragovic (Music).

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