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Tuffo fatale a Ibiza, l’autopsia
conferma la morte per annegamento

OSIMO - Gli esiti completi dell'esame necroscopico arriverano tra 60 giorni. I genitori di Luca Pezzolesi, il 20enne deceduto domenica nel mare di Platges de Comte, hanno raggiunto la Spagna e stanno organizzando il rientro in Italia della salma. Tanti i messaggi di cordoglio

Luca Pezzolesi (foto Facebook)

 

Bisognerà attendere almeno 60 giorni per conoscere gli esiti dell’autopsia e degli esami istologici che certificheranno la causa della morte di Luca Pezzolesi, l’osimano di 20 anni non riaffiorato dal mare dopo un tuffo ad Ibiza. Nell’immediatezza l’esame autoptico, svolto ieri mattina sul corpo del giovane all’istituto anatomico forense di Ibiza,  avrebbe confermato il decesso per annegamento e non avrebbe evidenziato traumi provocati magari da una caduta sugli scogli. C’è da capire se durante l’immersione Luca abbia avvertito un malore, collegata anche a una congestione. Il battito del suo cuore, di fatto, si è fermato dopo quel bagno in acqua avvenuto domenica pomeriggio a Platges de Comte, una spiaggia nel comune di Sant Josep. Il suo corpo non è più tornato in superficie e l’allarme è stato lanciato intorno alle 18 di domenica, quando un amico, osimano e anche lui e in vacanza alle Baleari, aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Dopo ore di ricerche svolte anche con droni, dalla task force di agenti della Guardia civile, polizia locale di Sant Josep e dagli operatori del salvataggio marittimo con il personale della protezione civile, lunedì scorso a mezzogiorno il corpo senza vita dell’osimano è stato ritrovano incagliato tra le rocce a circa cinque metri di profondità dal punto in cui si era inabissato. Dopo il ritrovamento della salma la polizia spagnola ha aperto un’inchiesta come atto dovuto per permettere l’espletamento dell’esame necroscopico. Del dramma erano stati avvisati subito il padre e la madre di Luca, Sauro e Simonetta, che si erano rivolti al Commissariato di Osimo per denunciare la scomparsa del congiunto ad Ibiza, attivando i canali ufficiali della Farnesina. I genitori sono partiti subito per la Spagna per affrontare ieri mattina il doloroso rito del riconoscimento della salma e per organizzarne il rimpatrio del feretro. La famiglia Pezzolesi era già stata segnata da un lutto proprio la scorsa settimana quando era scomparsa la nonna materna di Luca.

Ora si contano le ore per il ritorno della bara a San Biagio di Osimo. Il consolato italiano dovrebbe comunicare la data del rientro della salma, possibilmente con un volo diretto. E’ improbabile, però, che l’imbarco possa avvenire già oggi. In queste ore di sofferenza proseguono intanto le attestazioni di affetto per Luca, che aveva studiato all’Itis Meucci di Castelfidardo ma che viveva e coltivava ad Osimo le sue passioni, calcio e pallamano. Tra i primi messaggi di cordoglio è arrivato quello della società Apd Pallamano Camerano che ha espresso le più sentite condoglianze alla famiglia Pezzolesi «in questo momento di lutto per la scomparsa del giovane Luca, nostro supporter. Ciao Luca, in ogni partita sarai sempre insieme a noi a sostenere i nostri ragazzi sugli spalti del Palas». Parole di conforto per i genitori del 20enne sono arrivate anche dal Candia C5 e dalla Dribbling Calcio di Osimo Stazione dove il giovane aveva giocato fino a 3 anni fa come centrocampista. «Non ci sono parole per descrivere lo sgomento e il dolore nel ricevere ieri quella notizia. – hanno scritto i giocatori e la dirigenza del Candia C5- Tutto in un attimo passa in secondo piano, classifiche, risultati, allenamenti. Ciao Pezzo, ci mancherai, e non sai neanche quanto. mancherà il tuo sorriso, la tua voglia di divertirsi sempre e comunque; ci mancheranno i tuoi ritardi, e le scuse puntuali per giustificarti; ci mancherà la tua grinta in mezzo al campo, il voler vincere a tutti i costi ogni contrasto, la tua voglia di lottare su ogni pallone. Semplicemente ci mancherai». Alla sofferenza si è aggiunta quella dei giocatori della Conero Dribbling ex compagni di squadra del 20enne:« Ciao Luca, riposa in pace». Anche il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ha voluto esprimere vicinanza alla famiglia del 20enne, a nome suo e della città: «Non ci sono spiegazioni a questi terribile avvenimenti, ma solo parole di conforto ai familiari» ha scandito il primo cittadino.

 

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