Sulla vicenda Whirpool e sulla possibile ricaduta della vendita del sito di Napoli su tutti gli altri siti e stabilimenti marchigiani prende la parola anche il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni. «Senza entrare nel merito delle complesse e delicate trattative in corso – ha detto Schiavoni – Confindustria considera Whirlpool una realtà importante per l’Italia e in particolar modo strategica per la nostra regione». Che Whirlpool abbia contribuito in maniera significativa allo sviluppo ed alla crescita del Paese nel corso degli anni è indiscutibile dunque «se una azienda, che è sempre stata un modello anche di relazioni industriali, comunica scelte difficili e complesse – spiega Schiavoni – bisogna capirne i motivi, paradossalmente anche partendo dall’assunto che forse sarebbe stato più semplice per l’azienda dare continuità all’accordo per poi, tra qualche anno, prendere atto che la situazione del mercato costringerà a prendere scelte diverse».
«Personalmente – prosegue il presidente di Confindustria Marche – non conosco i motivi della scelta ma conosco i numeri del settore elettrodomestico della nostra regione che sono stati stravolti negli ultimi anni. Ed allora credo che forse bisogna occuparsi, per questo come per altri settori, di quali sono i fattori di competitività che alcune tipologie di produzione devono avere per restare nel nostro paese. E laddove non fosse possibile, mettere in campo strumenti che consentano di rendere veri e concreti i percorsi di riconversione. Secondo il numero uno degli industriali marchigiani non è corretto rifiutare a priori qualsiasi ipotesi di riconversione partendo dal presupposto che nessuna finora ha funzionato. Credo invece che vadano valutati i progetti di riconversione concretamente e per poi supportarne la realizzazione».
A Claudio Schiavoni risulta inoltre che «a fronte delle problematiche evidenziate sul sito di Napoli, Whirlpool abbia proposto una soluzione che passa per la cessione del sito ad un imprenditore terzo che ha un piano industriale importante in grado di garantire massima occupazione nel lungo periodo . A questo punto penso sia il caso di sedersi tutti attorno ad un tavolo con il nuovo imprenditore per approfondire e valutare attentamente il nuovo progetto industriale magari individuando anche strumenti che consentano il monitoraggio ed il supporto per la sua concreta attuazione. Quello che auspichiamo – conclude Schiavoni – è che quanto sta avvenendo non metta in discussione il ruolo di Whirlpool nel nostro paese ed il contributo che una azienda così importante potrà continuare a dare al suo rilancio».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani. «Whirpool, con lo stabilimento di Comunanza, – evidenzia – rappresenta una realtà industriale determinante a livello economico ed occupazionale per la nostra provincia ed in particolar modo per l’entroterra montano, rispetto al quale ha sempre svolto un ruolo di catalizzatore di opportunità. Con i vertici aziendali sul territorio esiste una lunga e solida storia di relazioni industriali, basata sulla trasparenza, sulla ricerca della sostenibilità nelle scelte e sulla condivisione dei percorsi, per questo ho motivo di credere che, a fronte di una difficoltà non preventivata ma imposta dal mercato, se l’azienda propone una soluzione, questa meriti di essere ascoltata e valutata non solo per i suoi contenuti concreti di risposta al problema, ma anche nell’interesse del sito coinvolto e del territorio su cui esso insiste».
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