Una luce in fondo al tunnel nel progetto dell’uscita a Nord a rischio stand by. Oggi la sindaca Valeria Mancinelli, accompagnata dall’assessore al Porto Ida Simonella e dal presidente dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri, è andata in spedizione a Roma per incontrare il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli.
«Volevo chiarimenti e soprattutto abbiamo individuato i passi da compiere per portare avanti il progetto di uscita a Nord già ufficialmente presentato da Anas – precisa la prima cittadina in un post sul suo profilo Facebook –. Ne darò conto domani alla città, alle associazioni di categoria, al mondo del porto, alle parti sociali, che ho invitato in Comune per la tarda mattina. Ancona non può perdere altro tempo su questo tema. La compattezza mostrata dalla città su questo fronte sarà di grande aiuto». L’allarme di un ennesimo stand by per un progetto faraonico inserito dall’Anas nel piano delle opere già nel 2003 con il nome di uscita Ovest – poi trasformato in uscita a Nord quando la bocciatura dell’allora ministro Delrio cancellò tutto con un colpo di spugna – è suonato negli scorsi giorni. L’Anas, facendo proprie le riserve espresse a giugno dal pentastellato Mauro Coltorti, presidente della Commissione lavori pubblici ed infrastrutture del Senato, aveva rimesso in discussione l’itinerario del bypass a sud di Torrette, poiché una galleria attraverserebbe la zona della frana. Quando ormai sembrava fuori discussione l’itinerario suggerito dal Comune per questo bypass e suggellato con la firma di Delrio nel 2017, ecco l’ennesimo colpo di scena. Nel progetto «ufficialmente presentato all’Anas» di cui parla Mancinelli, si uscirebbe allo svincolo di Torrette della 16, passando a sud dell’ospedale con un tratto in rilevato, poi una galleria, un viadotto, una seconda galleria e infine un tratto in trincea, prima di raccordarsi alla Flaminia all’altezza dell’autosalone Bartoletti. Progetto già recepito nello studio di pre-fattibilità tecnico-economico completato dall’Anas e inviato al Mit e al provveditorato opere pubbliche delle Marche il 2 aprile scorso. Spesa prevista: 97 milioni per 3,3 km.
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