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«Ospedali unici, si usino fondi pubblici
Non consegniamo la sanità ai privati»

I CONSIGLIERI regionali di Lega, Forza Italia e FdI chiedono di rivedere i project financing per le nuove strutture di Macerata, Ascoli e Pesaro voluti dalla giunta Ceriscioli, dopo l'allarme lanciato dai sindacati

 

Da sinistra: Elena Leonardi, Pietro Celani, Marzia Malaigia, Sandro Zaffiri, Jessica Marcozzi, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni

 

«La sanità marchigiana deve essere finanziata con soldi pubblici e non con risorse private. I nuovi ospedali di Pesaro, Ascoli e Macerata devono nascere da investimenti regionali e non esclusivamente dal finanziamento di gruppo privati. Occorre ripensare il modello organizzativo prima di consegnare la sanità regionale nelle mani di pochi soggetti privati». Così in una nota i consiglieri d’opposizione in Regione dei gruppi Lega (Sandro Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni, Mirco Carloni), Forza Italia (Jessica Marcozzi e Piero Celani) e FdI (Elena Leonardi) esprimono la loro contrarietà ai project financing previsti per gli ospedali regionali, raccogliendo le preoccupazioni espresse anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil (leggi l’articolo).

Indagini geologiche alla Pieve di Macerata per il sito del nuovo ospedale

«I cinque anni di gestione Ceriscioli della sanità regionale – continuano i consiglieri di centrodestra – sono stati caratterizzati da continui disservizi e inefficienze nel settore della sanità. La protesta dei cittadini è crescente, così come il livello di insoddisfazione dei marchigiani e la mobilità passiva verso le altre regioni. Condividiamo pienamente le preoccupazioni ed i timori espressi dai sindacati regionali sulla modalità di finanziamento prevista dalla Regione per i nuovi ospedali di Pesaro, Macerata ed Ascoli. Il project financing, così come pensato dalla Regione e come è stato ampiamente dimostrato da situazioni analoghe in altre regioni, è sbagliato e rischia di compromettere la finanza pubblica regionale per i prossimi decenni a vantaggio di pochi soggetti privati. Non siamo aprioristicamente contrari alla sinergia tra pubblico e privato, ma riteniamo che questo possa avvenire solo se i capitali privati contribuiscono a migliorare un piano finanziario di investimenti regionali finanziato da risorse pubbliche. Questo project financing non funziona ed espone i conti pubblici a rischi pericolosi come hanno sottolineato sia la società Epta Prime Srl, chiamata a valutare gli aspetti economici e finanziari, sia il Dipartimento per la programmazione economica della presidenza del Consiglio che hanno posto l’attenzione sullo sbilanciamento dei rischi tra soggetto pubblico e partner privato chiedendo la revisione delle clausole della convenzione. Il project financing può avere una sua validità solo se finalizzato a supportare un investimento pubblico, alleggerendo i costi regionali e soprattutto se finalizzato al miglioramento e all’efficientamento delle strutture già esistenti, generando un risparmio gestionale in relazione ad un aumento dell’efficienza». Secondo Lega, Forza Italia e FdI dunque, la sanità regionale non può dipendere dai privati.

Il presidente della Regione Ceriscioli

«Prima di avventurarsi in operazioni finanziarie spregiudicate per la costruzione di nuovi ospedali che rischiano di consegnare la sanità pubblica nelle mani dei privati e di sperperare denaro – concludono i consiglieri – occorre ripensare completamente il modello di organizzazione sanitaria della Regione voluto da Ceriscioli e dal Pd. La sanità marchigiana non può dipendere dai privati e la Regione deve ripensare radicalmente la modalità di finanziamento prevista per l’edilizia sanitaria, incrementando gli investimenti pubblici, anche valutando l’idea di fare da sola visto che, ad esempio, il nuovo ospedale di Pesaro costerebbe circa 220 milioni, ossia come un anno di gestione dell’azienda Marche Nord. La sanità non è fatta solamente di edilizia, ma deve essere pensata nell’ottica di valorizzare le risorse umane presenti e la professionalità del personale sanitario che deve essere incrementato per rispondere in maniera più efficace alle esigenze dei cittadini marchigiani. Questa abdicazione verso il privato non garantisce l’interesse pubblico».

Ospedali unici nelle Marche, allarme sul project financing: «Così ci guadagnano solo i privati»

 

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