«Sono preoccupato per il rischio occupazionale. Tra dipendenti diretti e indotto – avverte il deputato – parliamo di oltre 1800 persone che rischiano di perdere il lavoro. Un danno enorme per le famiglie marchigiane e per il nostro sistema produttivo». Così il deputato pentastellato Paolo Giuliodori sulla vertenza Sma-Auchan. Il parlamentare di Osimo è attivo su diversi fronti per cercare di arrivare a una soluzione condivisa. «Sono in contatto quotidiano – specifica – sia con il Mise che con il territorio: ho parlato con il sindaco Pugnaloni e ieri ho incontrato i rappresentanti dei sindacati e dei lavoratori». E assicura che «il governo sta cercando una soluzione che garantisca prima di tutto i lavoratori. La fase più delicata della trattativa – prosegue – è ancora in corso, ma i dipendenti degli stabilimenti di Offagna e Osimo si aspettano giustamente delle risposte. E si aspettano delle rassicurazioni. L’operazione dovrà garantire, nel breve e nel lungo periodo, solidità e sostenibilità economica e gestionale, sia riguardo la valorizzazione degli asset che la salvaguardia dei dipendenti. La priorità è tutelare i lavoratori. Stiamo lavorando per questo».
Ma cosa prevede in concreto questa operazione? Attualmente il piano industriale sul piatto prevede ricollocazioni in Conad o in altre reti commerciali e anche presso i fornitori. Si parla inoltre di mobilità incentivata, cassa integrazione e un percorso di imprenditorialità per ex dipendenti. «Ma chiaramente – riflette Giuliodori – ciò non elimina il rischio esuberi, sia diretti che indiretti: i lavoratori che passano da Auchan-Sma a Conad, ma anche tutto l’indotto collegato e i centri di distribuzione, come il Vallone di Offagna e l’Aspio di Osimo. A livello di supermercati, abbiamo alcune decine di dipendenti nei punti vendita Sma e Simply, che nel passaggio a Conad potrebbero perdere pezzi. Al momento l’unica certezza è l’investimento nel supermercato delle Fornaci, mentre l’Ipersimply del parco commerciale La Coccinella dovrebbe passare ad altre reti commerciali».
Ma ancora più preoccupante, sul piano occupazionale, è la situazione dell’indotto. D’altronde due dei principali depositi che lavorano per Auchan-Sma si trovano proprio nella nostra zona, all’Aspio di Osimo e al Vallone di Offagna. Conad però ha una propria rete di distribuzione e non ha dato garanzie sulla volontà di riconfermare i contratti con i due depositi. In caso di mancato rinnovo sono oltre 200 i lavoratori tra Osimo e Offagna che rischiano il posto di lavoro. «La situazione – riporta Giuliodori – per le aziende che si occupano dei servizi di logistica per Auchan-Sma è complicata, visto che Conad non sembra volerli utilizzare, avendo altri suoi depositi. E infatti attualmente sono diminuiti i volumi del 50% e il rischio chiusura è molto serio».
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