«La ‘testuggine’ rappresenta il miglior esempio di tecnica di difesa organizzata dalle truppe romane in occasione degli attacchi nemici. Quando, però, anche soltanto un tassello di quella formidabile cupola saltava, inevitabilmente, a rimetterci era l’intero raggruppamento. Il tentativo della sindaca Valeria Mancinelli di voler fare ‘squadra’ a tutti i costi, certa dell’integrità dei suoi assessori, può essere encomiabile da un certo punto di vista, ma rischia di far crollare il Palazzo». La riflessione con tanto di metafora è del capogruppo regionale della Lega, Sandro Zaffiri, secondo cui «gli assessori raggiunti dagli avvisi di garanzia avrebbero dovuto fare subito un passo indietro, ma visto che questo scenario non si è configurato, ci attendiamo un’iniziativa di buon senso della prima cittadina ed un atto di rispetto nei confronti della magistratura e degli anconetani.
Ad oggi, per la verità, assistiamo invece ad iniziative di dubbia opportunità quali il provvedimento punitivo nei confronti del maggiore Marco Caglioti e la frettolosa revisione del regolamento per la tutela dei dipendenti (ma soprattutto, degli amministratori) per effetto della quale i cittadini anconetani dovranno sobbarcarsi le spese legali per la difesa dei quattro assessori. Iniziative – secondo il capogruppo del Carroccio – che francamente paiono ben lontane dall’essere estranee dalle vicende in corso. L’unico modo credibile di affrontare questa situazione sarebbe rassegnare le dimissioni».
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