Strage di Corinaldo, due indagati verso l’archiviazione. L’estromissione dall’inchiesta aperta dopo la tragedia costata la vita a una giovane mamma e a cinque ragazzini è stata chiesta dal procuratore minorile Giovanna Lebboroni. Nei giorni scorsi, l’atto è stato notificato alle parti lese e ai due diretti interessati, minorenni all’epoca dei fatti. Uno è il senigalliese indicato subito dopo la strage della Lanterna Azzurra come il presunto autore degli spruzzi urticanti, poi risultato estraneo ai fatti con l’arresto della banda modenese individuata dai carabinieri. L’altro è stato indagato in un secondo momento. I reati ipotizzati erano lesioni personali, lesioni colpose e omicidio preterintenzionale per la morte di sei persone. Con la richiesta d’archiviazione, la procura minorile esce dall’inchiesta per la strage dello scorso 8 dicembre. Rimangono in piedi due filoni d’indagine seguiti dalla procura ordinaria: uno, quello più recente, è legato agli arresti della gang dello spray, accusata di aver spruzzato la sostanza urticante alla Lanterna (e in altre discoteche d’Italia) per strappare collanine e bracciali ai giovani partecipanti della serata in cui l’ospite doveva essere Sfera Ebbasta. L’altro è il filone che riguarda la gestione della sicurezza e l’apparato burocratico delle autorizzazioni per l’apertura del locale e il rilascio dei certificati per validare le attività di pubblico spettacolo.
(Fe.ser)
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