Da Palazzo Zambella di Padova, a Palazzo Campana di Osimo. La mostra ‘Van Gogh, Monet, Degas’, visitabile fino al 1 marzo nella città veneta sarebbe pronta a sbarcare nei prossimi mesi anche nella città dei ‘senza testa’.
E’ più di un sogno. A dare concretezza al progetto e a farne un cenno esplicito è stato proprio il sindaco Simone Pugnaloni. Il primo cittadino di Osimo, nei giorni scorsi, ha postato sui social media la foto dell’allestimento padovano sottolineando che «la cultura è il patrimonio più prezioso che custodiamo nelle nostre città, è il tesoro su cui poggiare la saggezza dei giovani e del loro futuro. La cultura è strumento di rilancio della nostra economia, promozione del nostro territorio. Osimo può e deve sognare in grande. È meglio essere oggettivi o soggettivi quando si dipinge? Tra impressionisti ed espressionisti, c’è Vincent Van Gogh. Nel mandato giungerà ad Osimo».
Oggi ha anticipato nuovi dettagli. «Van Gogh ad Osimo sara’ probabilmente la ciliegina sulla torta di un percorso che prendera’ il via con il 2020. – ha puntualizzato Pugnaloni – Un nuovo ciclo di mostre annuali che si concluderà con un’importante esposizione tra Impressionismo ed Espressionismo di rilevo internazionale. Ringrazio per l’immediata attenzione rivolta a questo obiettivo che vogliamo raggiungere nel mandato perche ci vuole tempo per organizzare un evento cosi importante. Dal 2020 sicuramente inizieranno i lavori propedeutici al grande evento, intanto costituendo un comitato d’onore. Nel frattempo è in arrivo la prima mostra di questo mandato che a breve verra’ annunciata alla presenza dei curatori».
La cultura, quindi, come volano turistico ed economico: negli ultimi 4 anni, ha evidenziato anche l’assessore Mauro Pellegrini nel corso della conferenza stampa di fine 2019, Osimo ha calamitato 160mila visitatori, tra i paganti alle mostre tutte autofinanziate tra contributi regionali, sponsorizzazioni e biglietteria (80mila) e gli estimatori delle grotte. La mostra sui pittori espressionisti ed impressionisti sarebbe la sesta di respiro nazionale accolta dal 2013 a oggi negli spazi del nobil collegio Campana con il sostegno della Fondazione don Carlo Grillantini, e dovrebbe essere affiancata, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale da una esposizione parallela che, in contemporanea, sarà allestita a Palazzo Gallo in collaborazione con l’associazione Metamorfosi. L’assessorato di Pellegrini per il 2020 lavora anche a individuare nuovi spazi per la Biblioteca comunale in un palazzo del centro storico e al progetto di ampliare l’offerta turistica della Osimo Sotterranea con l’annessione degli ipogei scolpiti con bassorilievi di Palazzo Campana. In attesa di fruire nel nuovo auditorium da realizzare all’ex cinema Concerto, il Comune acquisterà, come già annunciato, gli ex magazzini Campanelli per ampliare con un ridotto gli spazi del teatro La Nuova Fenice.
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