Con una lettera ufficiale recapitata ieri ai sindacati, Conad ha annunciato di voler licenziare 817 dipendenti nelle sedi impiegatizie a livello nazionale. La procedura di licenziamento collettivo nella provincia di Ancona è stata aperta per 73 impiegati: i 40 degli uffici Auchan di via Scataglini ad Ancona e i 33 che lavorano al piano superiore del deposito di Offagna.
Nella missiva viene anche chiarito, nero su bianco, che entro giugno 2020 sarà chiusa la partita commerciale. Dal 1 luglio saranno riconvertite tutte le insegne dei negozi Auchan/Sma con quelle del marchio Conad ed entro il 31 dicembre 2020 sarà dismessa anche la società ‘Margherita Distribuzione’, oggi Sma. «Non è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno ma non immaginavamo che la decisione venisse formulata da Conad con questi numeri e con queste modalità – spiega Carlo Cotichelli, responsabile Filcams Cgil di Ancona –. Ragionavamo su ipotesi incentrate su una vertenza di respiro nazionale, invece Conad sta smontando pezzo per pezzo tutta la rete vendita e diventa difficile pensare anche a ricollocare il personale in esubero se si deve far riferimento a diverse ragioni sociali. Stamattina l’avvocato Baroni che da Roma sta seguendo la vertenza a livello nazionale ha incontrato i dipendenti delle sedi per spiegare loro i vari passaggi che si aprono. In questa fase non sappiamo neanche se tra gli 877 dipendenti da licenziare siano compresi tutti gli esuberi o se invece siano previste procedure di accompagnamento alla pensione e ancora se ci saranno ricollocamenti di personale da valorizzare magari nei diversi punti vendita Conad».
RIAVVIATA L’ISTRUTTORIA AGCM – Le disposizioni normative prevedono che all’apertura della procedura di licenziamento collettivo degli impiegati entro una settimana, i sindacati formalizzino la richiesta di incontro. Subito dopo si aprirà la procedura di consultazione sindacale che dovrebbe durare 45 giorni. Gravano invece molte incognite ancora sui numeri che attengono ai lavoratori dei supermercati. La novità degli 817 impiegati licenziati è infatti un tassello che va ad incastonarsi in un mosaico più complesso, quello della procedura aperta dell’Agcm per verificare se tutta l’acquisizione della rete commerciale Auchan/Sma, violi o meno le regole della concorrenza sul mercato della grande distribuzione organizzata. Il numero dei potenziali negozi in sovrapposizione si sarebbe ridotto nell’area del nord Italia e lo scorso 20 gennaio l’Antitrust ha pertanto deciso di posticipare la sua decisione e di riavviare l’istruttoria allungando i tempi della procedura, per nuove verifiche. Nell’area geografica tra il Milanese e il Bolognese, Conad ha infatti ceduto alcuni punti vendita a Carrefour e Esselunga. Un quadro iniziale modificato rispetto ad un mese fa, che, come specifica la delibera pubblicata il 20 gennaio, impone approfondimenti all’Autority. Dal 20 gennaio l’Agcom si è presa altri 10 giorni per avviare le audizioni e poi per decidere entro 45 giorni. «Gli impiegati delle sedi non incidono sulle percentuali di quelli dei punti vendita. – osserva Cotichelli – Fin quando non terminerà la procedura Agcom non saremo in grado di capire qual è la completa rete vendita di Conad. Se anche ci fosse la possibilità di riassorbire personale delle sedi nei punti vendita, spetterà comunque all’Agcom stabilire o escludere se quei negozi dovranno essere ceduti da Conad perché è stato rilevato un eccesso di posizione dominante».
NUOVI CAMBI D’INSEGNA – La partita è insomma aperta, mentre proseguono i cambi di insegna anche nella provincia di Ancona. Ai sindacati è stato comunicato che il passaggio di Auchan Ancona è previsto per il 2 marzo, con chiusura del punto vendita nei 3-4 giorni precedenti per la riorganizzazione. Il 26 gennaio cambierà colori anche l‘Ipersimply di via Buffalareccia a Loreto. Resta invece ancora nebuloso il futuro del deposito di Osimo con 101 lavoratori, dei 35 dipendenti dell’Ipersimply al ‘Coccinella’ di via Molino Basso sempre ad Osimo, dei 25 lavoratori dell‘Ipersimply ‘Le Ville’ di Falconara e dei 25 del Simply di via Montessori a Castelfidardo. Per il deposito si è aggiunta una ulteriore preoccupazione: rischia di svuotarsi di volumi di merce dopo l’annuncio dei negozi in franchising che passeranno da Auchan a Conad o che usciranno del tutto dal mondo Auchan. «Restano insomma altri punti interrogativi sul destino di altri 200 lavoratori nella sola provincia di Ancona – sottolinea il responsabile Filcams Cgil di Ancona – Per non parlare di quello che sta accendendo nell’indotto, mano a mano che i negozi cambiano insegna. C’è giunta notizia del licenziamento da parte di un panificio che aveva l’appalto nei punti vendita di Villa Musone e Loreto. Conad ha deciso di non rinnovarlo e il panificio ha licenziato in tronco 7 lavoratori. Situazione analoga per un’azienda che stampa volantini. In questo caso sono stati licenziati 10 lavoratori per il mancato rinnovo dell’appalto da 1,5 milione di euro. Speriamo che a conclusione di un percorso iniziato ormai 8 mesi fa, l’Agcom possa definire il tutto nei tempi previsti. Nel frattempo attendiamo a breve l’incontro in Regione e poi il vertice al Mise».
(m.p.c.)
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